“IL SOLCO DELL’ARATRO”
Incontro nazionale PO e amici / Viareggio, 2-4 maggio 2003


 

Ci siamo inseriti nel mondo operaio negli anni ’60-’70 perché abbiamo considerato che la classe operaia fosse il luogo dei poveri con i quali condividere la nostra vita.
Abbiamo sempre ritenuto questa collocazione su tre filoni di presenza: essere “per”; essere “con”; essere “come”.
Cercare – individuare – condividere: servizio; amicizia; identificazione. Essere, cioè, a servizio del Vangelo tra i poveri:
– per essere annunciatori della Parola del Cristo;
– con la scelta di stare insieme ai poveri del nostro tempo, cioè con gli operai;
– assumendo la loro condizione di lavoro, soggezione, problemi, precarietà, fatica, impegno di lotta; cioè: con la stessa identità.
La mia vita è stata un percorso su queste strade successive:
– “Per”….. > anni 1951-54: Parrocchia
– “Per”….. > anni 1954-64: Azione Cattolica Operaia
– “Con”…..> anni 1954-67: Cappellano del lavoro
– “Come”..> anni 1967-86: Operaio

Oggi

– Abito tra la gente a contatto con il mondo degli stranieri più poveri e in un ambiente di malavita tipica di un quartiere degradato.
– Ho contatti settimanali con il carcere.
– Partecipo ad una ONG che si occupa di “sviluppo” in Africa e Brasile, dove vado due mesi all’anno.
– I miei rapporti con la Chiesa sono privi di coinvolgimento diretto, non avendo alcun incarico specifico.
– Seguo due équipes dell’”Équipe Notre Dame” e un Centro Studi per lavoratori.
– Incontro con una certa frequenza preti che cercano contatti non formali e amichevoli con un vecchio prete.
– Ho l’impressione che parecchi preti siano in crisi con l’istituzione e con il loro ruolo ecclesiale. Alcuni lasciano, altri si adattano con fatica e cercano confronti seri e sicuri.
– Mi accorgo che vale la pena essere con loro, con la nostra esperienza originale anche se non ufficiale e istituzionale, anzi forse proprio per questo. Sono stupiti del nostro “tenere” lungo gli anni anche con la scarsa considerazione della Chiesa ufficiale.
– Sono contento di questo incontro annuale, avviato alle origini con Sirio, il cui spirito è qui fra noi.
– Anche se pochi, e i più pensionati, non ci sentiamo reduci: non siamo andati in pensione dalla nostra scelta e condizione. Continuiamo ad essere a servizio dei poveri, a condividere la vita e a testimoniare tra loro la fiducia nel Vangelo e negli uomini “di buona volontà”.
– L’Occidente cristiano è al centro di tutti i mali del mondo. Tutte le tragedie (fame, guerre…) sono nell’Occidente cristiano.

 

Carlo Carlevaris


 

Annotazioni a margine
di Arturo Paoli


– Il papa nel tentativo di combattere la secolarizzazione:
quale tipo di prete per la Chiesa di oggi?
– Questo Papa ha riportato il sacerdozio dentro il sacro:
Gesù salvatore dell’anima
– Preti di domani: formati al sacro
potere… distacco > saranno sempre più inadatti a parlare al mondo.
Tutto pensato dall’alto…


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