Essen, 4 giugno 2016
Incontro europeo dei PO
In seguito alle molte interpellanze di papa Francesco
ad “ascoltare il grido della terra e dei disperati”
In nome della nostra fede, condivisa in Cristo Gesù liberatore, morto e risorto per la salvezza dell’umanità intera, noi vogliamo unire i nostri gesti e le nostre parole a quelli, donne e uomini di buona volontà, militanti, della condivisione e della giustizia …
PERCORSI DI PACE E DI AMORE UNIVERSALE
“Insieme, come far fronte e agire davanti alla precarietà crescente per un gran numero di cittadini europei?”
Insieme, affrontare la sfida della precarietà
Situazioni in cui si manifesta sotto diverse forme:
– Salari troppo bassi per vivere decentemente.
– Contratti di lavoro limitati a tempo parziale o di durata determinata.
– Impossibilità di ottenere un permesso di soggiorno per i rifugiati.
– Timore di perdere l’impiego – disoccupazione …
– Per i più anziani, di vivere l’incapacità a mantenere il posto di lavoro fino al termine del percorso professionale.
– Per tutti coloro che si prendono cura degli altri: famigliari, parenti, anziani, disabili, coloro che subiscono anche il peso di una grande responsabilità.
– Il rischio della malattia.
Queste insicurezze generano molte paure, particolarmente quelle delle violenze omicide nel mondo intero, delle quali una vera risoluzione si trova in un progetto politico ambizioso…
Accettando di lottare per delle soluzioni politiche realiste, ci sembra necessario lavorare per
– chiarire gli atteggiamenti utili per vivere queste incertezze senza paura
– superare la vergogna per guadagnare la scommessa di condividere le difficoltà con altri
– uscire dall’isolamento per sostenersi solidariamente …
Molti, soprattutto tra le giovani generazioni, si sentono talmente abbandonati, esclusi, sia nel mondo del lavoro, sia nella vita sociale ed economica (“Evangelii gaudium” n. 53), che non s’aspettano più nulla dalla società e rifiutano ogni forma di partecipazione alla vita democratica e sociale. Resi incapaci, per la loro emarginazione, di influenzare attivamente le decisioni politiche, non hanno rappresentanza nella maggior parte degli organismi decisionali.
Poiché si sentono come abbandonati dalla società, scelgono di non votare più, o meglio, per protesta di orientare il loro voto verso una politica sovrana che segue e nutre le paure delle popolazioni…
Domande all’Europa
L’Europa ha dimenticato il suo passato storico, le guerre fratricide che hanno insanguinato un gran numero di nazioni europee, e che sono all’origine della volontà di costituire l’unione europea?
La successione di trattati non convalidati dall’insieme dei popoli di diverse nazioni non è servita a trarre questa idea generosa di una fratellanza e di un giusto scambio tra tutti i popoli europei?
I paesi europei, da parte loro, davanti ai flussi di migrazioni climatiche e a quelli legati alle guerre civili o fratricide, si sono scordati del fatto che questi sono popoli che essi hanno sfruttato e oppresso durante il periodo coloniale? … D’altra parte, non sono essi, per la maggior parte, firmatari della convenzione di Ginevra concernente il diritto d’asilo?…
Questa mancanza di considerazione, questa forma di disprezzo, continua ancora ai nostri giorni, sia a livello economico per i più poveri della società,come a livello di tutte le popolazioni di migranti venuti in massa per cercare rifugio e sicurezza.
Questa situazione, per cui noi soffriamo ai giorni nostri, si protrarrà alle generazioni a venire se noi non saremo capaci di inaugurare delle politiche nuove dove la giustizia prevale sul profitto…
Noi facciamo appello urgentemente ad un’Europa dalle frontiere aperte:
– un’Europa accogliente di tutti coloro che fuggono dalle guerre e dal loro destino di morte
– un’Europa dei diritti dell’uomo, da cui il diritto fondamentale d’asilo!
– un’Europa che si rifiuta di criminalizzare i migranti e di ricondurli immediatamente alla frontiera senza alcuna decisione di giustizia … e in regioni di guerra
– un’Europa che si rifiuta di essere attrice dell’indifferenza generale e si rende colpevole di crimini contro l’umanità demandando fuori dalle sue frontiere l’accoglienza dei migranti e di coloro che chiedono asilo …
Noi facciamo appello urgentemente ad una politica economica europea
– che cessi di essere la causa delle sofferenze delle popolazioni europee … in rapporto alle “rovine dell’industria e l’abbandono dei mezzi di produzione” alla distruzione crescente dell’ambiente, , alla libera concorrenza tra le nazioni e tra i lavoratori…
– che rifiuti i “trattati di partenariato”, spesso la causa dell’esplosione delle popolazioni africane…
PERCHÉ NOI AUGURIAMO
un’Europa viva: democratica a livello politico – economicamente giusta – solidale a livello sociale – pluralista a livello culturale – regionalmente diversificata – ecologica e rispettosa dell’ambiente – ecumenica e interreligiosa…
PERCHÉ NOI SPERIAMO
che uno slancio di generosità e di gratuità si riveli nei nostri paesi perché nasca una vera solidarietà europea che dia il primato all’umano, valorizzando continuamente l’incontro e il dialogo fraterno tra di noi tutti!