Ci scrivono


 
Svariati momenti contingenti di prova acuta, sempre piú che compensati da accadimenti buoni e nuovi di grande conforto, hanno ripetutamente rimandato ad oggi (fine settembre 2000) questa comunicazione, già maturata a fine marzo, di variare il consolidato ritmo del rientro annuale, per i seguenti principali motivi:
1. Mi sento tuttavia molto in forma (grazie a periodici “ritiri” su un francescano Monte Alvernia per esercizi spirituali e fisici), ma la “lezione” della pericardite mi consiglia di evitare megaviaggi.
2. Soprattutto se è prossimo il termine concordato dei 6 anni.
3. Ma principalmente perché in settembre qui urge un adeguato ritmo di lavoro con Piccole Comunità di Orazione Biblica nelle Case responsabili del passare “dalle Opere alla Fede” nella preparazione dei preadolescenti alla 1ª Comunione; e con i gruppi di Formazione Giovanile entranti nel 2° semestre (su 10 previsti).
4. Mentre il settembrino appuntamento programmatico con Cesare in Milano si relativizza al suo arrivo qui, anticipabile già a metà novembre (e per me sarà supervacanza), coincidendo con i ritiri della formazione giovanile.
5. In ogni caso sarei stato fuori sincronismo con l’Ottobre missionario diocesano preti Fidei Donum, per il quale ho mandato con largo anticipo ampi contributi scritti (oggi anche il questionario che toccava all’Arcivescovo di qui), con la gratitudine, ma anche la pena per troppi soldi raccolti (basta per ora) purtroppo pubblicizzando (nella santalucia 99) un’immagine equivocata e fuorviante di cui mi vergogno e che mi fa problema.
6. A maggior ragione in un “annogiubilareboomerang” in cui si rientrerebbe a rischio di complicità, urgendo, di giubileo in giubileo, più giustizia sulle cause che elemosina sugli effetti disumani.

7. Come lo vivo?
Qui tutto indica che l’ingiustizia strutturale aumenterà (spero ben massmediata). Perciò più bestiale. Sugli oppressi.
Che al “passo del pellegrino”: 1 avanti, 2 indietro = amata-odiata relativita”, sono tuttavia eccome il soggetto autonomo prorompente. Per cui comunque la Creazione “passa progressivamente” dal caos al cosmo (secondo la visione di fede e ragione del progetto del Padre della vita per uguali e liberi) come gestazione-parto.
Alla cosciente condizione di “morire-comunicando”. Meglio ancora comunicare-morendo”. Perché “la vita è bella” (l’ho visto in volo)…
Le due fotografie-fotocopiate aspirano ad essere icone di:

1ª. Ragazze-zi di 3ª elementare della Rosa Blanca che in gennaio 2001 collauderanno l’ipotesi in tesi: da emarginati di fatto dalla scuola statale-diritto nativo, a soggetti piú che mai vivi che pretenderanno entrarvi in 4ª reggendo l’impatto autonomamente. Efficace segno della Rosa Blanca (di José Martí). E alla tesi s’accompagneranno tutti i “corollari” possibili…
L’attuale 2ª potrà giovarsene per decollare anche meglio nel 2002.
(“Pulce-azzerata-perché non salti?” = Teatro semestrale con i genitori).

2ª Giovani cresimati a Pentecoste: ritiro di preparazione. Chissà, pare siano riusciti a porsi domande serie e a esprimere desideri chiari… giocandosi, tra 14-21 anni, la scommessa decisiva della loro autonomia intellettiva. Incamminarsi, decidendolo, in una formazione giovanile per tappe in cinque anni in un gruppo? Dove la cresima è solo l’entrata? Pretendendo di ogni parola decisiva (il proprio nome – fondamento-vita – territorio…) distinguere (e esigere corrispondenza) tra significante e significato?
“Cresima” come nuova creazione, patto nuziale, davanti alle Piccole Comunità del proprio settore attraverso la ”promessa” e la distribuzione della bibbia, anche segno della loro autonomia economica (e vacanze fino a settembre).
• La grande incognita adeguatamente sostenuta da metodologia e coordinazione con fitta relazione interpersonale, si risolve in autoconvocati, una settimana fa, pirografando la loro parola-fondante sulla “croce o bussola maya” pettorale personale…
Fino a dicembre, incontri settimanali preparati da coordinamenti mensili, di meditazione biblica col metodo tunc-nunc, per dare un nuovo passo di autonomia: distinguere il bene dal male? per giunta in un mondo brutalmente contraddittorio da sempre? E oggi per un attacco sistematico alla mente e al cuore? Come?
Tema biblico e titolo del libretto: Il Caino che sta dentro di noi .
1° Apprendere a dominare il proprio piccolo caino autosuicidante e a vivere in gruppo-comunità comunicando la parte spirituale in relazioni inedite, ma possibili e urgenti.
2° E così non fare il gioco dei prepotenti del sistema nei quali sta il vero caino (aggiornato tecnico-finanziario) omnivoro…
•• Segno dei segni: che non si facciano ”cacciare” dalla scuola (anche superiore”). Se questo focalizza il significante della cresima, il significato da pretendere sarà: Todos confirmados=Todos bachilleres

…Concludendo, spero vi appaia più chiara l’immagine dei veri soggetti di qui: che in questi anni si sono “temprati” e hanno “temprato anche me, preteoperaio metallurgico”. Certo grazie anche allo scambio con i sog­getti di lì…eccome.
Per loro e per me (e per voi?) vale che il cammino pro­gressivo smaltito “Permite y exige” un passo ulteriore…
…Certo mi mancherà molto l’atteso incontro annuale singolarissimo e familiare-comunitario, sempre inedito come la porzione più preziosa della vita, del nascere e del morire, dei battesimi e degli anniversari; di quanto so già programmato di artistico-culturale ben mirato, in proprio o in adesione a quanto “eppur si muove” in lotte progressive.
Mi “mancherà Mancapane” e tutte le sue primizie-prelibatezze (miele-fichi-uva) e gratuità; e confluenze di ritmi termali, di singoli-famiglie-parenti-CdB-PO-Monterotondo-ottobre Fidei donum bresciano…
…Per alfa e beta mi aspetto una straripante corrispondenza epistolare. Mentre ringrazio chi mai la chiuse. Un grande abbraccio ri-conoscente…

Andrea Marini


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