«C’è una marea nelle vicende umane,
che colta al flusso, porta alla fortuna».


Questa battuta sentita in un vecchio film su Giulio Cesare, mi ha girato in testa per molti giorni, dopo il nostro convegno di Salsomaggiore.
Un convegno segnato da “presenze” e da “assenze”, ma indubbiamente cordiale e con una partecipazione attiva non comune.
Un convegno rivolto principalmente al nostro interno, a noi Preti Operai italiani, costretti a confrontare la nostra “piccola” storia con i cambiamenti ed i sussulti della grande storia.
Rileggendo gli interventi, riflettendo sulle proposte, rivedendo i volti e le situazioni in cui siamo immersi, la sensazione che ci sia un “tesoro nascosto nel campo”, presente da tempo, ma ancora tutto da scoprire, ritorna insistente, come il suono della sveglia la mattina, prima di andare al lavoro.
È la sensazione che ci fa dire «Eppure non è così!», quando leggiamo qualche articolo che parla di noi, che ci ricorda con la cruda realtà dei numeri e dell’età media, il segno di una parabola discendente.
A questo si contrappone la coscienza, raggiunta sempre con grande sforzo, che c’è un solo sguardo che ci permette di capire in profondità questa parabola: lo sguardo della tenerezza. Che c’è una sola direzione che ci può evitare la caduta nel “come eravamo”: quella dal basso verso l’alto.

Solo così la sensazione che proprio questo sia un tempo favorevole per noi, che il “tesoro” vada ormai scoperto e consegnato, diventa progetto, allegria, canto.
La revisione dei metodi e dei contenuti degli incontri di coordinamento, l’uso dello strumento rivista, la necessaria ridefinizione del ruolo della segreteria, che sono state proposte al Convegno e che abbiamo già cominciato ad esaminare nel coordinamento di luglio, vanno in questo senso.
Ed allora, compagni, vamos a caminar cantando…

 

RENZO FANFANI
della Segreteria Nazionale

P.S. Questo numero della rivista dedicato al convegno, termina con l’intervento di Roberto Fiorini.
Gli altri interventi saranno pubblicati nei numeri successivi.


 

In questo numero

Raggruppiamo gli Atti del nostro ultimo Convegno nazionale in 3 sezioni. Chi ha partecipato al convegno, si accorgerà che gli interventi non sono stati riprodotti tutti.
Nella scelta del vasto materiale a disposizione, ci siamo dati i seguenti i criteri:

  • riportare le parti degli interventi che si sono maggiormente riferite ai contenuti del convegno
  • rimandare la pubblicazione di testimonianze ed approfondimenti ai prossimi numeri della rivista, la cui programmazione è avvenuta sotto l’impulso del convegno.

Certamente qualcuno potrà giudicare poco felici i tagli che concretamente abbiamo operato: tutti i partecipanti al convegno però sanno bene che la ricchezza di quei due giorni a Salsomaggiore nessuna pagina stampata avrebbe mai potuto contenerla.

Tre punti, prima di lasciarvi alla lettura:

  1. L’ordine nella pubblicazione degli interventi è quello cronologico: abbiamo pensato che fosse l’unico che permettesse di intravvedere il percorso del convegno nel suo complesso.
  2. Ringraziamo vivamente un caro amico dei PO di Torino, Antonello Famà, fedele partecipante a tutti i nostri convegni: ha avuto la pazienza infinita di trascrivere tutti gli interventi dalle cassette che già molto pazientemente aveva registrato.
  3. I puntini nel testo posti tra parentesi quadra possono essere a volte un segno dei nostri tagli: altre volte invece sono il segno di un breve “buco” di comprensibilità del testo registrato.

Avremmo potuto chiedere a ciascun interessato di rivedere il suo intervento personalmente: ma volendo pubblicare al più presto questi Atti, e prevedendo che parecchi intervenuti avrebbero rinunciato all’impresa di autocorreggersi in tempi brevi, abbiamo optato per la soluzione più rapida e sicura.

Il gruppo redazionale


Programma del Convegno

 

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