Frammenti di vita
Io sono negato alla scrittura, perciò ho scritto solo alcuni appunti dei miei ricordi; ve li mando con la speranza che possano essere utilizzati in qualche modo.
1. Nei primi anni ’70 otto preti amici ci siamo incontrati in una saletta di una parrocchia romana per discutere su come volevamo essere preti al servizio dei fratelli più poveri.
2. Ci siamo detti:
a) dobbiamo vivere in mezzo alla gente
b) abitare in una casa tra gli altri
c) guadagnarci da vivere con un lavoro con gli altri
d) vestirci come gli altri
e) annunciare il vangelo e amministrare i sacramenti gratuitamente.
3. Verso gli ultimi mesi del 1981 fui assunto come magazziniere in un piccolo supermercato all’Eur a Roma.
4. Ho sperimentato la faticosità dell’essere dipendente, dell’essere in un rapporto diverso con i compagni del lavoro, delle incomprensioni.
5. Contemporaneamente mi andavo accorgendo che la fatica e la sofferenza dei giorni lavorativi mi davano una nuova carica, una nuova energia, un nuovo modo di valutare le cose e di apportarmi alle persone.
6. Nell’agosto del 1987 sono riuscito a farmi assumere nella Società “Autostrade”:
– il lavoro era meno faticoso,
– la paga era migliorata,
– avevo più tempo a disposizione.
7. Mano a mano che passavano gli anni mi accorgevo, però, che la solidarietà tra colleghi era molto debole, che l’attività dei sindacati era incomprensibile, che lo scopo di chi dirigeva l’azienda era la produttività e il comandare.
8. Periodicamente, quando si presenta l’occasione, cerco di sensibilizzare i compagni di lavoro alla solidarietà e a un deciso impegno sindacale.
9. Da alcuni anni la Società “Autostrade” è stata privatizzata e venduta dallo Stato alla famiglia Benetton.
10. I rapporti tra colleghi e con la linea gerarchica si sono irrigiditi:
– l’efficienza e la produttività sono diventati i nuovi padroni;
– le necessità e i diritti dei lavoratori sono diventati un qualcosa che è fuori moda, un peso, un costo eccessivo.