Memorie vive:
Umberto Cirelli (2)


 

Le tue grandi mani, tese verso quelle di mio figlio, per donargli il frutto appena raccolto del melograno; le tue braccia sempre aperte al nostro arrivo; le tue parole semplici ed allo stesso tempo piene di saggezza e di forza; il tuo cuore così generoso; il tuo animo così gentile; la tua casa piena di ricordi di una vita ricca trascorsa nella condivisione e nell’incontro con gli altri, nel silenzio, nel lavoro e nella preghiera; le giornate passate insieme a “Le Betulle” che sono state per tutti noi rifugio dalla frenesia cittadina dove il tempo sembrava fermarsi, luogo di ristoro per il nostro corpo e per i nostri affanni in cui riuscivamo a cogliere lo Spirito della Natura che tu tanto amavi e rispettavi.

Conoscerti e condividere con te e con gli altri compagni di viaggio un pezzo di cammino è stato per me un dono prezioso per cui essere grata. Tutto questo e molto altro porterò con me in questa mia vita mentre tu ne hai iniziato una Nuova.

Tienici stretti stretti a te, noi faremo lo stesso.
Arrivederci mio caro e dolce amico.

Francesca Giannini


 

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