Io lavoro in catena da 11 anni.
In una fabbrica di 70 dipendenti.
I vecchi mi dicevano che “alla catena ci si abitua”.
lo non mi ci sono ancora abituato.
La catena non ha niente di umano.
La si può solo subire. Non ci si può mai abituare.
Certo, si preferisce non parlarne.
Non ne parlano tra loro coloro che la subiscono.
Non se ne parla fuori.
E’ come una brutta malattia che è convenzione sociale tacere.
Perché, tanto, non c’è rimedio. Chi ce l’ha se la deve tenere.
(Gianni se n’è andato il 21 aprile 2014)
La Redazione
Domenico Boniotti
La Parola mi si è rivelata nella sua potenza di germinazione, di cambiamento, di rimprovero, di crisi, di ricerca, dì coraggio, di timore.
E Dio lo sentivo in me e nella gente come un torrente in piena che sconvolgeva i progetti, che spingeva me ed altri verso lidi nuovi.
(Domenico se n’è andato il 25 giugno 2016)
Sandro Artioli
Mi sento invadere da quello stato d’animo diffuso che è proprio di tanti miei compagni: ogni giorno che passa non è un giorno in meno di vita, ma un giorno in meno di condanna da subire. “Anche oggi è andata!”
(La foto è intitolata: “1994: Pasqua nel corpo cilindrico”.
Sandro se n’è andato il 27 marzo 2017)
Renzo Fanfani
Qualcosa sulla strada di essere figlio di Dio l’ho fatto.
Spero di farne ancora un pezzo
e di affrontare bene sorella morte.
“Verrà la morte e avrà i tuoi occhi”, diceva Pavese.
Spero che avrà gli occhi di qualche mia amica
che mi piace… e l’affronterò meglio.
(Renzo se n’è andato il 30 maggio 2017)
Renato Pipino
Ho scelto la vita semplice, la vita dei poveri, quando ho avvertito il distacco storico tra la chiesa e il mondo operaio. Non me la sono sentita di restare fuori dallo scontro storico tra operai e padroni, lontano dalla lotta di classe.
(Renato se n’è andato il 21 dicembre 2011)
Bruno Borghi
Ti chiediamo, o Signore,
che ci siano ancora i boschi e gli alberi,
che ci siano uccelli nell’aria,
che la luna e le stelle
siano ancora meraviglie,
che ci sia il fuoco per chi ha freddo
e frutti per chi ha fame,
che ci siano sempre innamorati e vagabondi,
il vino e i giochi,
ma soprattutto che non cessi mai
nel cuore dell’uomo
la speranza umana,
la solidarietà con gli sfruttati,
la certezza che domani abbatteremo ciò che è vecchio
per fare la novità del Vangelo.
(Bruno se n’è andato il 9 luglio 2006)
Gino Piccio
Aveva una parola per tutti, senza essere assillante. E molta vita vissuta.
Raccontava di quando, novello prete, era andato tra le mondine a fare gruppi di iniziativa popolare; e loro, quasi tutte comuniste, lo prendevano in giro (“Che ci fai tu qui?”). Ma diceva che aveva imparato più da loro che dalla teologia.
(Gino se n’è andato il 10 marzo 2014)
Carlo Carlevaris
I lavoratori, la gente semplice che lotta per la propria vita, in difesa e realizzazione dei suoi diritti, divennero per me i testimoni di un Vangelo che molti di loro non conoscevano, ma vivevano così. La scelta del lavoro mi fece “come loro”: compagno. E poi il quartiere, la soffitta di via Belfiore, dove abito ancora oggi…ancora tra la povera gente, quella che oggi viene da lontano, quella che oggi “fa il mestiere” agli angoli delle strade, i ragazzi che vendono droga.
(Carlo se n’è andato il 2 luglio 2018)
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