Dronghen (Belgio)
1) INTERVENTI E TEMI


 

BELGIO: (JAAK E CLAUDIO PELLEGRINI) immigrati, cambio generazionale, spacciatori senza lavoro (introvabile), espulsioni non eseguite, nuove forme di solidarietà e di sostegno reciproco.

CATALOGNA – SPAGNA: (ISIDRE) dobbiamo mettere insieme l’impegno pastorale con l’impegno politico e legislativo, identificando il cammino tra umanizzazione e fede: magari a tappe: amicizia, solidarietà, fede, cammino comune, integrazione.

FRANCIA: (JEAN CLAUDE, JEAN PIERRE) lottare con tutte le associazioni e comunità che lo fanno e soprattutto con i “sans papier” per prevedere nuove Leggi che non escludano nessuno e considerato tutti una ricchezza e la stesse diversità siano considerate valore per la crescita comune

GERMANIA: (FRIZ, ALBERT, RUTH) organizzarsi con gli immigrati e vincere lo schiavismo legato al capitalismo occidentale e qualche volta anche ideologico e religioso, volendo per tutti una politica comune internazionale e locale, che aiuti il cammino di tutti verso condizioni di vita vivibili. Aumentano le categorie di immigrati di 1a e 2a generazione, precari nel lavoro, esclusi dal sociale, vittime della guerra o della fame e desertificazione, europei (polacchi, rumeni, ungheresi e ucraini, turchi, siriani) come badanti e sui lavori di pulizia, di assistenza agli anziani, infermieri e addetti ai servizi usuranti)

GRAN BRETAGNA – INGHILTERRA: (PHIL , SUSAN) immigrati: nuove forme di schiavitù nell’industria attuale, specie nelle piccole aziende precarie. Consumo, spreco e utilizzo delle carte di soggiorno per legarli ai padroni e al capitale, che diventa la manovalanza straniera, le donne, i giovani, che allargano il precariato, il lavoro nero e sottopagato e sono ricattati per non essere rinviati in patria (estromessi, respinti, esclusi dal contesto umano e cittadino)

ITALIA : (GIANCARLO e CLAUDE PELLEGRINI) denuncia e prospettive positive del Lavoro in Europa, Papa Francesco ridefinisce il Lavoro, relativizzare le strutture e le ideologie religiose e cattoliche, come liberarsi da tutte le forme di schiavitù e di colonizzazione (oltre l’integrazione, la convivenza, il cammino paritario per un futuro da costruire insieme e forse diverso da quello che immaginiamo oggi, clericale e occidentale: non saremo più gli stessi, insieme, di prima e seconda generazione)

 

PROPOSTA FUTURA: Una breve dichiarazione di appartenenza , di testimonianza per dire chi siamo, come >P. O. d’Europa< e con chi stiamo, la nostra solidarietà con tutti coloro che operano per la nostra comune liberazione e quella degli immigrati, contro ogni colonialismo e ogni ideologia anche religiosa e canonica, per una pastorale di convivenza liberante, per la costruzione di un futuro condiviso, per l’accoglienza e l’accompagnamento alla comune crescita, comune politica internazionale, per un futuro costruito crescendo insieme, abbattendo schiavitù, precariato, sfruttamento, utilizzazione gli uni degli altri, esclusione dal lavoro e precariato, avendo come preoccupazione di continuare la proposta di Cristo di far incontrare e coincidere l’umanizzazione con la fede, l’idea dell’uomo – donna come tale luogo dove si rende vivo e presente il Signore, perché lo possiamo incontrare (cfr. Matteo 25,11 dove egli afferma “avevo fame, avevo sete quanto avete fatto al più piccolo dei miei fratelli, l’avete fatto a me!”).

(A cura di Giancarlo Ruffato)


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