Narrazioni della parabola di Piero (4)


Gianni Pesci, oltre ad essere stato grande amico di Piero, racconta di quando, come sindacalista della Filca Cisl, settore costruzioni, proprio quella Cisl alla quale Piero si era iscritto come metalmeccanico, si è trovato al suo fianco nelle riunioni aperte alle varie categorie

Ho conosciuto Piero negli anni ‘70 alle riunioni intercategoriali che si svolgevano nelle sedi sindacali: io delegato della fornace Pedretti e lui delegato della Fonderia Arona.

Per circa 10 anni ho lavorato come sindacalista a tempo pieno nel settore delle fornaci ed ho avuto occasione di incontrarlo con maggiore frequenza nelle varie iniziative che si organizzavano e di approfondire la nostra conoscenza; nel ‘75, Franca ed io, abbiamo voluto che fosse lui a celebrare il nostro matrimonio.

In quel periodo a Voghera c’erano ben quattro preti operai che lavoravano nel settore metalmeccanico, chimico e laterizio.

Ricordo con piacere quegli anni per la grande partecipazione che si viveva nella vita sociale della città, erano gli anni in cui il Consiglio Unitario di Zona, che riuniva i delegati di tutte le categorie, era composto da più di 150 persone e la Sala Gallini, che era la struttura del Comune preposta agli incontri pubblici, riusciva a malapena a contenere tutti i partecipanti.

Nelle riunioni Piero era sempre molto attivo, i suoi interventi si distinguevano per la competenza e la pacatezza con la quale esprimeva le sue idee, dando sempre validi contributi.

Direi che era quella pacatezza che lo contraddistingueva, non l’ho mai sentito alzare la voce ed il dialogo con lui, pur su argomenti sui quali si avevano visioni diverse, era stimolante: ascoltava e ti aiutava a riflettere.

Devo dire che nelle discussioni che mi capita di avere, più volte cerco di mantenere il suo stesso atteggiamento anche se nella stragrande maggioranza dei casi non ci riesco.

Un altro aspetto che ci ha accomunato, e di cui parlavamo spesso, è stato l’interesse per la situazione dell’Africa poiché anche lui aveva partecipato ad una missione di lavoro ed io, da quando sono in pensione, vado nella Repubblica Democratica del Congo con l’organizzazione Aleimar che realizza progetti di aiuto sul territorio e di adozioni a distanza.

Mi sembra utile informarvi che il prossimo anno una importante iniziativa in suo ricordo verrà realizzata a Lumumbashi, in un centro per disabili, per volere di una persona che lo ha conosciuto ed ha condiviso con lui un percorso lavorativo.

Questo è Piero, una persona che con la sua testimonianza di vita riusciva a coinvolgere le persone vicine, al di là delle fedi religiose o politiche.

Giorgio Bombelli, è funzionario del settore metalmeccanico della Cgil di Voghera e Oltrepò, che con Piero ha condiviso un rapporto molto intenso di cui ci parlerà. Voglio aggiungere che Giorgio è stato spesso il referente dell’associazione “Insieme”.

Quando qualche immigrato aveva problemi di lavoro, per la nostra associazione era automatico far riferimento a lui.

Gianni Pesci


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