Testimonianze nella chiesa del Carmine nei giorni del commiato (4)


Ti ringraziamo, Padre,
per aver messo nel nostro cammino una persona come Piero. Semplice e profondo, fuori dagli schemi ma sinceramente rispettoso degli schemi e delle diversità altrui.
Aiutaci a far crescere dentro e fuori di noi i semi che ci ha lasciato: la fede nella tua Parola, la testimonianza improntata al tuo esempio e la capacità di accogliere ogni fragilità.
Gabriella

Padre buono, Ti preghiamo di accogliere nel Tuo regno il nostro fratello Piero. Ti ringraziamo per aver permesso che facessimo insieme un tratto del nostro cammino, godendo della sua compagnia. Ci ha insegnato con l’esempio ad essere liberi e coraggiosi, liberi e coraggiosi nella ricerca del Tuo volto, liberi e coraggiosi nell’amore per tutte le Tue creature. Concedi, o Padre, che anche noi, quando, con piedi stanchi e nudi, busseremo alla Tua porta, possiamo avere frutti da portare, possiamo avere grappoli d’amore.
Tiziana

Enzo Bianchi scriveva: “Forse non c’è nulla da scoprire, c’è semplicemente da imparare a invecchiare, così come abbiamo imparato a essere bambini, poi giovani, poi uomini e donne maturi”.
Don Piero è stato un esempio anche in questo; ha affrontato le difficoltà che non poteva cambiare con il sorriso.
Mi mancheranno anche le sue omelie, mai banali, sempre interessanti sia dal punto di vista esegetico che dell’attualizzazione.
La sua amicizia è un dono per questo ringraziamo il Signore.
Gemma

Grazie Piero, per quello che sei stato: per il tuo esempio di grande umanità, per la tua testimonianza fuori dalle mura della chiesa, concretamente insieme alle persone, nell’impegno sociale e civile, nel lavoro, nella comunità, mostrando lucidamente le contraddizioni del mondo in cui viviamo e schierandoti per le cause giuste, sempre nell’apertura alle differenze e al dialogo. Seppure nel vuoto che lasci, il tuo esempio e le tue parole continueranno a essere preziosi per tutti e tutte noi.
Irene

Caro Don Piero,
la tua assenza si è fatta sentire subito. Sono tanti gli aspetti che mancano di te: le parole chiare e profonde, sempre illuminanti, dell’omelia; il sorriso aperto, capace di rincuorare chiunque; la generosità incondizionata, espressione del tuo amore per il prossimo, che ai nostri occhi è sempre parso il più puro in assoluto. Ricordiamo i tuoi primi passi nella Chiesa del Carmine: ci ha colpito subito il tuo procedere ‘felpato’ e discreto, il tuo saper comunicare a tutte le generazioni (e culture) con una spontaneità ammirevole e tenere a mente peculiarità, interessi e sogni di ciascun giovane, talvolta visto di rado. Quando sentivamo i coetanei raccontare dei loro rapporti ‘convenzionali’ o sterili con il mondo della Chiesa, abbiamo sempre pensato con orgoglio al nostro prete-operaio, un faro per tutti noi.
Rivediamo i tuoi gesti, come la mano tesa al momento della pace, lo sguardo alla ricerca di bambini a cui distribuire l’Eucarestia. E non dimenticheremo mai la tenacia e il gran cuore con cui hai celebrato il Battesimo di Pietro, senza far trasparire la sofferenza fisica legata ai problemi di salute.
Abbiamo ascoltato in silenzio, come rapite, i tuoi discorsi a tavola, all’insegna della sobrietà e dell’apertura mentale, ricchi di aneddoti e ricordi delle radici piemontesi.
Ti pensiamo immerso nella natura, in qualche tuo “luogo dell’anima”, e anche sul divano di casa di Viale Marx, con accanto Luciana e le immancabili dolcezze dalla Svizzera, molto gradite ai golosi amici padani.
Grazie infinite per il calore che ci hai regalato e per l’esempio di umanità fraterna che hai incarnato ogni giorno. Un abbraccio, con affetto sincero.
Giulia e Marta


 

 

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