Le guerre del secolo XX sono state, nella storia dell’umanità, le più mortifere. Direttamente o indirettamente causarono circa 187 milioni di morti. Nello stesso tempo venne meno la distinzione tra combattenti e civili. La guerra cessò di essere uno scontro tra eserciti, per diventare scontro tra nazioni. Nella prima guerra mondiale il calcolo approssimativo dei civili morti assommava a un 5%. Nella seconda guerra mondiale si giunse al 66%.
Oggi si stima che quanti vengono seriamente colpiti da attacchi militari sono civili per I’80-90%. Guernica, Dresda, Tokyo, Hiroshima, Nagasaki, sono state le orrende parabole del massacro dei civili come strumento di guerra. Disseminando nel mondo la metodologia del terrorismo.
Anche le lotte di resistenza, che non possiedono i raffinati strumenti bellici di bombardamento aereo, hanno travalicato l‘assalto agli eserciti invasori utilizzando la strage di civili con strumenti umani.
Si può inorridire di fronte a queste stragi solo se si inorridisce prima di tutto e con rabbia contro le potenze mondiali che continuano a praticare impunemente il loro terrorismo guerresco.