Presentazione
Gli interventi di questa sezione raccolgono una parte del lavoro svolto negli incontri periodici dei pretioperai della Lombardia tra l’autunno del 2003 e la primavera del 2004.
Alcuni di noi hanno ripreso in mano quanto in questi anni avevamo già comunicato sul “pensare Dio” e che in parte è stato pubblicato sulla rivista, in particolare nel n. 34 del 1994 con il titolo “Immagini di Dio “.
Ci sembra che la gravità della situazione mondiale ci obblighi ad interrogarci sul nostro credere ad un livello ancora più profondo di quello espresso nelle sintesi di alcuni anni fa.
L’ottica che si è voluto assumere in queste nuove comunicazioni è quella della situazione mondiale, come sta emergendo in termini sempre più drammatici. Su questa situazione ci siamo soffermati nei due anni precedenti, accostando alcuni studi e scambiandoci informazioni e documenti.
Lo sfondo nel quale tentiamo di `pensare Dio” è stato simbolicamente rappresentato in alcune icone:
- Guernica, la prima città rasa al .suolo dai bombardamenti aerei e rappresentata da Picasso
- Un testo di Cesare Sommariva comunicato a noi nel lontano ’89: “Nel 1972 ero andato con gli ex deportati di Sesto S. Giovanni a visitare i campi di concentramento nazisti. Un campo era situato in un paese, diviso da esso solo con un muretto. A fianco del muretto passava una strada che portava dritto alla chiesa, che si vedeva sullo sfondo. Mi sono chiesto… “. I cristiani vanno a Messa nella chiesa a fianco del campo di sterminio.
- Samir Amin (e altri) parlano ormai di una nuova forma di nazismo (vedi ad esempio “L’ideologia americana: liberismo senza consenso camuffato da fondamentalismo parareligioso e impacchettato nella retorica della democrazia” di SamirAmin (estratto da www. nuovimondimedia.it – 2003). Su questo rimandiamo anche al contributo di Giorgio Bersani, nella sezione Letture, che riporta il pensiero di Bauman e Chomsky.
- Vi è una devastazione dell’umano che avviene anche tra noi. Questo punto viene toccato nei contributi che compaiono nella sezione “Sguardi dalla stiva”.
A partire da questo sfondo a cui qui si è solo potuto alludere per accenni, e tenendolo ben
presente senza mai perderlo di vista, le comunicazioni riguardano due domande di fondo:
1. di quale Dio possiamo parlare oggi ? (quale è il suo volto…)?
2. a quale Dio possiamo rivolgerci? ( come cantare… in terra straniera..?).
Concludiamo questa presentazione con una professione di fede:
CREDO DI UN ERETICO
Credo in Dio-Amore, Signore della vita
creatore dei cieli e della terra
e di ogni essere vivente, custodito nell’Amore.
Credo nell’uomo, immagine di Dio
chiamato ad essere tempio vivente dell’Amore,
cercatore incessante del suo volto profondo,
libero pellegrino dell’Assoluto.
Credo nell’uomo Gesù, immagine prediletta
della Giustizia e della Misericordia di Dio,
primizia della Creazione, scandalo della religione,
assassinato dai potenti.
Credo nel Regno di Dio che è già in mezzo a noi
e vive negli uomini liberi che operano per la Giustizia,
senza distinzione di razza, cultura o religione.
Credo che il Potere Omicida non prevarrà,
che i potenti saranno rovesciati dai loro troni
e gli umili esaltati,
perché lo Spirito di Dio non cesserà di parlare,
voce degli esclusi e dei profeti,
fermento ereticale nelle Chiese.
Credo in nuovi cieli e nuove terre che verranno
quando il cuore di pietra degli uomini
sarà divenuto carne,
e Dio sarà tutto in tutti.