Presentazione
Questo è il primo numero dello rivista dopo la pubblicazione degli atti del convegno di Salsomaggiore.
La sfida lanciata da Sirio a maggio dell’86 e raccolta dalla segretaria e dal coordinamento nazionale, continua.
È una “voce” che dice delle condizioni di lavoro, della resistenza all’oppressione diffusa, dell’intrecciarsi di questo con l’essere credente, dei tentativi di nuove letture del Vangelo; e non rinuncia ad elaborare progetti a partire dal vissuto di ogni giorno. Alimenta la fatica del pensare e del confrontare, contro la dispersione della nostra eredità; è un sostegno per noi, per i nostri compagni di viaggio, i gruppi che fanno cammini simili al nostro, uomini e donne capaci di “sogni antichi e nuovi”.
Una voce che tiene desta l’attenzione al mondo, dicendo di quei popoli che lottano per la loro liberazione, dando loro la parola. Una voce importante per noi PO e per chi come noi si ostina a coltivare sogni di cambiamento e continua a mantenere vivo il “sospetto delle abitudini”.
Alcuni del collettivo redazionale hanno sottolineato aspetti particolari che meritano di essere riportati:
— Facciamo della rivista uno strumento che favorisca il superamento dei regionalismi, costruendo collegamenti fra le diverse realtà; ripensare il nostro essere PO per superare il rischio di lasciarci integrare (Forigo).
— Mantenere alto il fronte della lotta e della ribellione contro il permanere e l’inasprirsi dello sfruttamento e del dominio sulla classe operaia (Artioli).
— Essere più attenti alle contraddizioni Nord-Sud, non solo a livello mondiale, ma anche a livello italiano (Spinicci).
— Diamo spazio a chi lavora con il sottoproletariato e vive la tensione del condividere con gli ultimi: potrebbero essere buoni compagni di viaggio (Revelli).
— La rivista dovrebbe diventare anche luogo di dibattito teorico: come far scrivere su questo i PO? (Fiorini).
— C’è da superare il fatto ben strano che i PO non scrivano sull’evangelizzazione o sulla Chiesa, pur avendo moltissimo da dire (Bersani).
Il collettivo redazionale ha preso queste decisioni sulla struttura della rivista.
— La sezione internazionalismo si allarga cambiando titolo: Nord-Sud (in Italia e nel Mondo).
— I numeri del bollettino vengono eliminati; al loro posto, in ogni numero, verrà aggiunta una sezione di note delle regioni, stese da ciascun responsabile regionale. Intendiamo così dare rilievo ai gruppi regionali come “forze” indispensabili per il permanere dei PO in Italia.
— I responsabili regionali dovrebbero programmare gli interventi dei singoli PO, sollecitando gli stessi a scrivere.
— Riguardo alla rivista come luogo di dibattito teorico aspettiamo che dentro il coordinamento maturino i nodi da affrontare. (Magari con la formazione di gruppi trasversali).
— La rivista si articolerà su tre numeri, di cui uno doppio.
— La quota di abbonamento è fissata a L. 20.000 (40.000 per i sostenitori).