Memorie vive:
Armido Rizzi (3)
Non potendo essere presente dovendo assistere mia mamma, mi faccio presente con questo piccolo pensiero poetico per l’amico e maestro Armido Rizzi. Con amicizia.

Il tuo corpo, albero nodoso e levigato
è germogliato dalla Parola
Sui tuoi rami ci siamo fermati
per pensare, farci le domande
semplici e ultime
Il fiore del tuo pensiero
è una rosa rossa di passione
e mai una tua idea era priva del battito del tuo cuore
Nella tua coscienza Dio aveva impresso
una parola che non hai mai tradito: libertà
Con quella parola nelle tue tasche di camminatore
ci hai aiutato ad essere più liberi
La Bibbia e il mondo, quello dei piccoli e degli ultimi
sono stati il tuo inizio e la tua fine
C’è nel tuo sangue il ritmo della danza dei popoli
Il loro passo di riscatto e di rivoluzione
Nella tua corteccia ci sono le ferite che hai subito :
Emarginazione e non riconoscimento
Ma anche i nostri nomi che cantano amicizia, gratitudine e amore
Tu, spogliato di potere e di beni,
sei stato il Maestro
che insegna a entrare nella cruna di un ago,
nel segreto del Regno
I tuoi occhi accesi come un’alba
vedono ora il mistero in cui ti sei immerso,
il mare che si è aperto mentre passavi in mezzo
con il tuo popolo, verso la terra promessa
Scende l’olio profumato sulla tua barba
come su quella di Aronne,
mentre ci prende la divina allegria
di averti incontrato e mai più perduto…
Marco Campedelli