Convegno nazionale dei PO francesi
Grazie, pretioperai francesi, per averci accolti nel vostro incontro nazionale. Arrivati 24 ore fa, tedeschi. belgi, spagnoli, francesi ed italiani, abbiamo potuto, per il settimo anno consecutivo, tenere il nostro incontro.
Questo convegno è stato l’occasione per farci notare reciprocamente le nostre ferite, cioè la situazione imposta ai lavoratori dei nostri paesi. (In Germania, “l’apertura” delle frontiere impedisce d’ora in poi ogni fierezza all’operaio dei paesi dell’Est. In Spagna, “la parente povera dell’Europa”, la legge sugli stranieri mira a proteggere tanto la Spagna che l’Europa contro l’immigrazione. La Francia riconosce la nascita d’una nuova povertà dentro lo stesso mondo del lavoro. “Menzogna dell’Europa” confessa l’Italia, trovandosi divisa tra Italia del Nord e Italia del Sud.
Un’Europa sociale, per maggior giustizia e apertura al resto del mondo?
Questo discorso non può che ravvivare la ferita di quelli che si trovano di fronte ad un’Europa ricreando il Sud all’Est, che dice no all’Africano e all’immigrazione, che ricrea nuovi poveri a casa sua e che sara, né più né meno, un’Europa del “denaro”.
Più forte è la ferita, più forte diventa la convinzione. Sono sorte all’interno di ogni delegazione tre intuizioni precise:
* Se si riscopre tanta povertà persino all’interno del mondo operaio, occorre trovarne la risposta nel collettivo operaio, insieme con il movimento operaio.
* Per fedeltà all’intuizione originale dei PO, dobbiamo ad ogni tappa ed in ogni situazione condividere la vita, le condizioni di vita. È la nostra caratteristica.
* Lo scambio internazionale ci rivela, ancor più di qualsiasi circostanza, la ricchezza delle nostre diversità.
È questa terza ragione che ci ha spinti a proporre di non dire più “PO francesi” e “PO stranieri”, ma d’ora in poi “PO internazionali”.
Grazie per aver attizzato il fuoco, suggerendoci, alla conclusione di questo vostro convegno nazionale, di camminare verso un incontro internazionale dei PO di tutti i paesi.
Grazie a tutti quelli che, pur tra le molte diversità, ci rivelano il senso di quello che viviamo.
«Eucharisto!» (= grazie in greco): Dio è veramente oggi soffio di vita nel profondo dell’uomo.
Maurice Cadet
(Belgio)
Il tema per l’incontro del prossimo anno a Barcellona ’92:
«Le esperienze in cui siamo coinvolti ci mettono su una strada giusta
verso un’Europa più vera per tutti?»
Sottolineare le due sfumature espresse in questa domanda:
– Quali sono le motivazioni che ci spingono a partecipare a queste esperienze?
– Queste esperienze ci portano ad uno sguardo nuovo verso l’Europa?