— rivista n° 27 – 1994
Lavoro: tra necessità e libertà

…sindrome giapponese, prognosi messicana?
Credere che i lavoratori sostituiti dalle macchine troveranno inevitabilmente un’occupazione nella costruzione di quelle stesse macchine, equivale a pensare che i cavalli sostituiti dai veicoli meccanici possano essere utilizzati nelle differenti branche dell’industria automobilistica (Wassily Leontief)
Esuberi. Con questa parola si indicano le eccedenze del personale che lavora nelle aziende ristrutturate. In genere i primi ad essere tagliati sono gli operai politicizzati in compagnia di quelli che, per motivi di salute o altro, sarebbero poco scattanti nel seguire i movimenti rapidi previsti dalle ristrutturazioni. Una sorta di darwinismo che vede eliminati i più deboli, corretto però con la scrematura di quelli, che, fin troppo agili, hanno caratteristiche di leaders e capacità di aggregare i compagni in forme di resistenza più o meno efficaci.
È avvenuto, però, qualcosa di nuovo. Sono diventati esuberi anche quadri tecnici ed impiegatizi, da sempre legati anche affettivamente all’azienda. Persone la cui identità faceva corpo unico con il suo prestigio, che mai si sarebbero sognate di fare uno sgarro, uno sciopero, una benché minima protesta. Gente preparata, lavoratrice, con una robusta etica del lavoro. È accaduto alla Fiat. Ma si sa che quello che avviene nell’azienda torinese spesso ha una valenza anticipatrice, quasi profetica…
Editoriale
- Lavoro e non lavoro… (ROBERTO FIORINI)
Preti in condizione operaia
- L’incontro. Oltre i cancelli della fabbrica (GIORGIO BERSANI)
- Chi te lo fa fare? (PIERO MONTECUCCO)
- La condizione operaia lascia il segno (ANGELO REGINATO)
- Ma ha ancora senso? (SANDRO ARTIOLI)
- Noi che abbiamo saltato il muro (ROBERTO FIORINI)
- Sul fare teologia da parte dei PO (ROBERTO FIORINI)
- La parola all’ultimo arrivato (ANGELO REGINATO)
- Cammini spirituali nel lavoro quotidiano (GIANNI ALESSANDRIA)
Sguardi dal basso
- La libertà di non avere una casa… (GIACOMO CUMINI)
- Grazie, signor padrone (GIANNI ALESSANDRIA)
Studio
- La questione del lavoro nell’opera di Simone Weil (ROBERT CHENAVIER)