Convegno nazionale / Salsomaggiore 1995  

Interventi


 

IL COBAS

– è un modo nuovo di vivere la società, di essere società e di operare come società

– è la ricerca di esprimere il vivere quotidiano e il camminare reale delle persone.


Il COBAS

– è una “realtà diversificata” che si esprime in maniera pluriforme e che in nessuna maniera può essere modo univoco o ridotto ad una stereotipata omologazione.

Si può prendere lo spunto da quei COBAS che hanno più storia, per avere un’idea di che cosa significhi essere un COBAS; di quelli che sono gli elementi comuni ai COBAS, ma deve essere la realtà in cui si vive che deve generare, creare il COBAS.

E quindi tra un COBAS e l’altro ci possono essere oltre che degli elementi comuni, anche delle notevoli differenze.
E questo non deve creare preoccupazione, perché è la caratteristica che esprime vitalità, genuinità e libertà del COBAS.
Questa apertura al cambiamento e alla trasformazione e questa flessibilità di azione deve essere vissuta, da noi che facciamo parte del COBAS, in sintonia con il mondo che ci circonda e con la realtà che viviamo.


Il COBAS tende a vivere i fatti e tutte le situazioni esistenziali della vita con uno spirito collettivo e altruista, pubblico e aperto avendo come obiettivo la partecipazione di tutti a quello che viene fatto.
La vita di lavoro, la vita sociale, la vita politica viene vissuta come una esperienza
condivisa da tutti
alimentata da ogni persona
sostenuta da tutti i partecipanti.

La partecipazione, nella vita del COBAS, significa:
– elaborazione del progetto da realizzare
– esecuzione corresponsabile di quello che ci si propone di mettere in opera.
Per questo è molto importante sviluppare “il senso di appartenenza al COBAS” per sentirsi uniti nel realizzare i valori comuni che vengono vissuti insieme.
Un elemento importante della vita del COBAS è l’avere “un modello propositivo di azione” che supera il momento della contestazione, delle ostilità e dello scontro e va ad agire e a gestire direttamente tutto quello che rientra nella vita ed è la vita dei lavoratori e dei cittadini.

 

L’essere “di base”

sta a significare principalmente due cose:
– che ci si contrappone ad un vertice (governo, direzione aziendale, sindacato piramidale…)
– che tutta l’azione che si svolge parte dai lavoratori e si muove nell’ambito di azione dei lavoratori.


Essere “di base” vuole indicare
l’appoggio vicendevole
e il senso di comunità
che si vive alla base, tra la maggior parte delle persone, tra tutti i lavoratori. È necessario cercare di essere meno esigenti e meno sofisticati nel momento di
– intraprendere
– vivere
– sviluppare delle azioni comuni che hanno come finalità immediata il “bene comune”.

Si è “di base” perché si è più aperti alla pratica concreta della partecipazione e perché si valorizza ogni piccola azione positiva che viene realizzata.

Essere “di base”
– non è solo ascolto e conoscenza della realtà che si vive e in cui si è immersi
– ma è piuttosto un’azione concreta e consapevole, un’azione che punta a trasformare la società e l’ambiente in cui si vive.
Si comprende che siamo noi stessi i soggetti che in prima persona dobbiamo cercare ed attuare il cambiamento e la trasformazione della società. È necessario essere coscienti che siamo parte di un progetto di trasformazione contro una società che è oppressiva ed ingiusta nei confronti particolarmente di quella parte di società che è “di base”.


Il COBAS
– è una concezione di una vita dinamica sul posto di lavoro o nella realtà territoriale in cui si agisce;
– è una cellula che dinamicamente porta vita nell’ambiente dove si trova.

Il COBAS
– è una ricerca di conoscenza per attuare l’autotrasformazione;
– è un lavoro fatto in gruppo per vivere insieme la partecipazione alla costruzione di una società migliore;
– vive di autoapprendimento e di auto formazione affinché la vita di base sia efficace per la singola persona e per il collettivo;
– ricerca la coerente articolazione tra “ciò che si dice” e “ciò che si fa”, attuando un legame profondo tra ciò che si dice e la realtà concreta di ogni giorno;
– attua, in ogni situazione, il contatto diretto con la realtà e con la vita quotidiana di ogni giorno della singola persona e del collettivo, “leggendo”e “valorizzando” questa realtà e questa vita.

Nel COBAS
i problemi e le aspirazioni legate alla vita quotidiana, sviluppano nelle e tra le persone
– una coscienza di unità
– un senso di solidarietà
perché ci si ritrova tutti insieme in un destino comune che dà il coraggio e la percezione della possibilità, attraverso uno sforzo vissuto insieme, di raggiungere e realizzare una società migliore con la partecipazione di tutti.

 

Punto di partenza del COBAS

Il COBAS si forma in presenza di obiettivi precisi. Successivamente il rendersi conto dell’unità tra molti che si viene a sviluppare dal “gruppo occasionale o funzionale” porta il COBAS ad autorganizzarsi.
C’è sempre nel COBAS una articolazione dinamica tra
– alcuni valori, alcune idee
– e delle esigenze sociali.
Ci può essere, nelle diverse fasi, la prevalenza di uno dei due aspetti, ma il COBAS emerge realmente solo quando si realizza l’integrazione tra queste due diverse componenti.

Il COBAS ha bisogno di idee e di lotta;
di valori e di realtà sociale;
non può prescindere da una concezione che abbraccia la globalità della vita.

Il COBAS vive
– dell’autocoscienza di essere realtà del mondo
– dell’attenzione a tutto quello che succede
– dell’impulso alla trasformazione sociale
– dell’impegno nella costruzione del futuro.

Il COBAS è impegnato a realizzare obiettivi pratici:
– democratizzazione della vita sociale e politica: in tutto vi deve essere democrazia diretta;
– giustizia sociale;
– partecipazione reale per tutti di benefici economici;
– partecipazione alle decisioni della società in cui si vive, non per delega, ma per azione diretta;
– società ugualitaria.

 

Gli elementi che costituiscono il COBAS sono:
– la persona
– il collettivo che forma il COBAS
– Le idee guida del COBAS
– il valore esistenziale della persona come singolo e come collettivo in un processo di liberazione integrale dell’uomo e della società di cui fa parte.


• Le persone sono soggetti attivi e dinamici del COBAS
– nell’auto formazione continua
nell’autorganizzazione individuale e collettiva in rapporto diretto con la vita concreta di ogni giorno, che sollecita la trasformazione della società.

 

Il COBAS
– è una risposta attiva al ritmo della vita e alle idee-guida che si posseggono;
– si confronta sempre con nuove situazioni;
contrasta la violenza del contesto sociale nel suo modo di essere e di vivere;
è sempre più consapevole della frammentazione del mondo culturale che ha intorno a sé, dovuta principalmente ai mezzi di comunicazione / alla intensa mobilità dei trasporti / al moltiplicarsi delle attività umane.


• “L’analisi della realtà”
è un punto fondamentale per la vita quotidiana del COBAS. Per questo:
– bisogna andare oltre la percezione semplicistica dei fenomeni umani e sociali;
– occorre una lettura critica che riveli le cause profonde delle situazioni.


• Il COBAS non è un “movimento”, ma
– un nuovo modo di essere società
– di organizzarsi
– di intendere la realtà della vita.


Il COBAS è una cellula che vive di vita propria, ma che si coordina con tante altre cellule che vivono di vita propria per essere tutte insieme espressione della vita che si realizza nella società.
Il Cobas vive questo coordinamento con l’accettazione della intercategorialità del COBAS stesso.

 

Mario Pasquale


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