rivista n° 34 – 1996

Immagini di Dio

Queste parole di Origene mi sembra che esprimano bene il clima delle comunicazioni sull’”immagine di Dio” dei pretioperai lombardi che pubblichiamo in questo numero.
Comunicazioni consapevoli della difficoltà dell’argomento (“È come tentare di tenere tra le mani un’anguilla o una piccola murena: più forte la si preme, più velocemente sfugge di mano” dice Girolamo), e tuttavia ricche e dense. Ricche non nel senso di chi presume di possedere. Si possono mettere le mani su ciò che sfugge? Si può forse descrivere ciò che si nasconde? “Ogni conoscenza autentica di Dio comincia col rilevare che è nascosto a noi” (G. Von Rad).
Ricche dunque solo nel senso che nascono da una fede inquieta, interrogante e, prima ancora, da una vita rischiata con coraggio. Colgo, insidioso, il rischio dell’autocelebrazione, la tentazione di cercare conferme… 

Abstract editoriale

Editoriale

Immagini di Dio

Ricordando Mario Cuminetti

Ci scrivono

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