nel decimo anniversario della nostra rivista
Tu hai acceso un lume che guidi i miei passi nella vita, Tu mi insegni la strada, la Tua via. Tu sei la luce che rischiara le persone, le cose, gli avvenimenti, e s’illumina il senso della vita, la storia di ogni giorno e alla tua luce risplendono i colori e la giusta dimensione delle cose e i tuoi figli diventano luminose immagini, riflessi importanti del tuo camminare tra noi.
Perché le giornate talvolta sono grigie, le persone e le vicende senza sugo o insopportabili. Non accetto e non capisco certe reazioni, certi atteggiamenti, certe scelte della vita. E Tu sembri lontano e non Ti trovo in tanta indifferenza, in tanta rassegnazione, in troppi comportamenti e ragionamenti meschini, troppo spesso “afflitti”, abbattuti anche noi come gli altri che non hanno speranza”.
Anch’io come altri, come le ragazze del Vangelo, assopito e addormentato. Chiuso nei miei pensieri, nelle mie preoccupazioni, per non vedere, per non lasciarmi coinvolgere più di tanto nelle tragedie, nei problemi, nelle difficoltà dei tempi che viviamo.
Non sono in attesa. Non so aspettare fiducioso il giorno che viene il mondo nuovo, il Tuo Regno, lo Sposo che tarda a venire. Non ho la pazienza dei tempi lunghi, della fatica, della sopportazione, dell’agonia e del Calvario, della ricerca paziente, dell’abbandono fiducioso nelle Tue mani. Quando Tu ritardi e le cose non vanno per il giusto verso, secondo i miei piani, le mie aspirazioni, i miei desideri.
Quando vuoi Tu vieni. Sei Tu il Signore: che sa, che decide cosa è meglio per me, Tu che scegli i tempi e i luoghi dell’incontro e saluti e abbracci e conforti e sostieni e ravvivi e rinnovi.
Tu sai il mattino che, seduto, Ti troverò alla mia porta, sulla soglia di casa o per le strade mi verrai incontro con benevolenza.
E vegliando mi prepari con amore “finché non spunti il giorno e la stella del mattino si levi nei nostri cuori”.
E insieme alle persone care “sarò rapito incontro a Te e saremo sempre con Te”. Sarà festa e celebrerai le nozze per questo tuo figlio che se n’era andato lontano, s’era smarrito nella notte della cattiveria, della pigrizia e dell’egoismo.
Ci sarà la musica e canti e suoni di misericordia, di perdono, di felicità. E Tu sarai splendente nella gioia della Resurrezione, nella gloria del Tuo cielo e io con Te, rinnovato e trasformato per i cieli nuovi e la nuova terra della tua Alleanza.
Fa’, o Signore, che non venga meno l’olio nella mia lampada.