Letture


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Gustavo Gutiérrez
DENSITÀ DEL PRESENTE


L’opera raccoglie i principali articoli, scelti appositamente dall’Autore per l’edizione italiana, che scandiscono l’ultimo decennio. L’attenzione costante alle vicissitudini della vita del popolo latino-americano e l’accompagnamento dell’esperienza di fede delle comunità cristiane, inserite solidamente tra i più poveri di questo popolo, fanno sì che la riflessione teologica sia sensibile alla densità umana e salvifica del presente. È questo il filo conduttore di queste pagine intense. I diversi temi trattati ricordano al lettore che è nello spessore del momento, nell’oggi di cui parla il Vangelo di Luca, dove si vive in profondità il messaggio di Gesù e la fraternità fra le persone.
Il presente, nell’interpretazione del grande teologo latino-americano, è carico di problemi, ma anche di promesse. In esso si deve vivere la speranza.

Gustavo Gutiérrez, 1928, è Autore di Teologia della liberazione (1971), un’opera che ha avuto una vasta eco nell’ecumene cristiana e nella cultura internazionale. La sua attività teologica lo ha rivelato come uno dei grandi interpreti di problemi dell’America Latina e come uno dei teologi più noti e tradotti. Tra le opere più recenti: Alla ricerca dei poveri di Gesù Cristo; Il pensiero di Bartolomé de las Casas, pubblicato in occasione del V centenario dell’America Latina.

Gustavo Gutiérrez, Densità del presente
Ed. Queriniana, Brescia Collana Teologia contemporanea, £. 25.000


 

Armido Rizzi
GRIDO E CANTO DEI POVERI
INIZIAZIONE AI SALMI


Nella già vasta bibliografia disponibile sui salmi biblici, questa nuova introduzione costituisce il tentativo di recuperare la densità esistenziale e religiosa da cui sono attraversate quelle “grida” di persone abbandonate, calunniate, malate, esiliate, affamate: ritrovare i salmi come il grido e il canto del povero, come il suo discorso di saggezza e il suo orizzonte di speranza.

 

Armido Rizzi, laureato in filosofia e teologia, ha insegnato per alcuni anni filosofia della religione, teologia sistematica ed ermeneutica filosofica nelle facoltà italiane della Compagnia di Gesù. Da una decina d’anni è animatore del Centro Sant’Apollinare (Fiesole), dove risiede con la famiglia e, per lunghi periodi, con ospiti extracomunitari, e dove promuove iniziative di seria divulgazione culturale su temi che incrociano il religioso, l’etico e il politico. È membro della redazione delle riviste Servitium e Rivista di Teologia Morale, e della direzione di Filosofia e Teologia.
Tra i suoi scritti: Messianismo nella vita quotidiana, (Marietti, 1981); Terra, paese dell’uomo, (CENS-Servitium, 1983); Parola di Dio e vita dell’uomo, (CENS-Servitium, 1986); Esodo. Un paradigma teologico-politico, (ECP, 1990); L’Europa e l’altro, (Paoline, 1991); Crisi e ricostruzione della morale, (SEI, 1992); Il Sacro e il Senso. Lineamenti di filosofia della religione, (LDC, 1995); Pensare la carità, (ECP, 1 995).

Armido Rizzi, Grido e canto dei poveri: iniziazione ai salmi
Collana Spirito e Vita, Servitium editrice – £. 15.000


 

Leandro Rossi
PAULO FREIRE
profeta di liberazione


Aprono la strada al disamore non i disamati, ma coloro che non amano, perché amano solo se stessi. Chi prende l’iniziativa della tirannia non sono i tiranneggiati, ma i tiranni.
Chi prende l’iniziativa dell’odio non sono gli odiati, ma quelli che per primi hanno odiato.
Chi prende l’iniziativa della negazione degli uomini non sono coloro la cui umanità è stata negata, ma coloro che la negarono, negando anche la propria.
Chi apre il processo della violenza non sono coloro che sono divenuti deboli sotto l’oppressione del forte, ma i forti che li hanno indeboliti.
L’importante è che la lotta degli oppressi si faccia, e così si superi la contraddizione in cui essi si trovano. E che questo superamento sia la nascita dell’uomo nuovo: non più oppressore, non più oppresso, ma uomo che libera se stesso.

Paulo Freire

Leandro Rossi, PAULO FREIRE profeta di liberazione,
Edizioni QUALE VITA 1998, pp. 192, Lire 20.000


 

Romano Màdera
L’ALCHIMIA RIBELLE


La crisi della modernità, la postmodernità, ha travolto nella rassegnazione ogni opposizione a una civiltà che si lascia guidare solo dalla insensata accumulazione di cose, e al cui servizio le persone sono chiamate a cancellare se stesse?
Questo libro prova ad iniziare un deciso cammino, chiamando a raccolta le scintille ribelli disperse in concezioni e in pratiche del mondo a prima vista distanti fra loro; un sincretismo ispirato alla realizzazione di sé nella solidarietà con lo straniero fuori di noi e con l’altro dentro di noi. Si susseguono così i temi dell’identità e della città planetaria, della religione, idolatrica e inconsapevole, del denaro, di una spiritualità libera dall’asservimento allo stato di cose presenti, di una interrogazione della psiche profonda che inquieta le costruzioni del calcolo razionale.
Per questa nuova concezione dell’antropologia filosofica la contraddizione non segnala il venir meno di ogni possibilità di discorso, anzi, in essa si esprime la libertà, creativa e distruttiva, della cultura come radice vitale dell’umanità.


Romano Màdera (1948) insegna antropologia filosofica all’università di Venezia, fa parte dell’AIPA e della IAAP (le associazioni italiane e internazionali degli psicologi analisti di scuola junghiana).
Tra i suoi scritti; Identità e feticismo (1977) e Dio il mondo (1989).

 

«Non c’è affatto bisogno nè di avere successo,
né di sperare il successo per seguitare
a perseverare nella lotta»

Romano Màdera, L’alchimia ribelle
Ed. Pa1 Mar, Lire 38.000

 


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