— rivista n° 60-61 – 2003
Linee di vita

Trascorrono i mesi e sempre più chiare appaiono le menzogne che si sono vendute sulla guerra in Irak. Conviene ricordarne alcune, perché la velocità del succedersi degli eventi e la digestione del loro consumo, inducono la rapida perdita della memoria. La motivazione della guerra preventiva fornita da Bush e da Blair consisteva nella ostentata certezza della presenza in Irak di armi di distruzione di massa. Non sono state trovate. Come non pare sia stato trovato l’uranio che sarebbe stato comprato dal Niger per costruire la bomba atomica. Non solo gli osservatori dell’ONU, ma neppure l’ intelligence degli eserciti invasori hanno potuto fornire le prove, pur avendo setacciato tutto il territorio e torchiato per bene, dopo la cattura, esponenti di primo piano del regime abbattuto. Il mondo intero è stato ingannato.
La Civiltà Cattolica così sintetizzava, in un editoriale, la valutazione sull’invasione del territorio irakeno: ”questa guerra irakena ha sconvolto l’ordine mondiale, esautorando l’ONU, ferendo il diritto internazionale, creando un fossato tra l’Europa e gli Stati Uniti e suscitando nel mondo islamico propositi di rivincita contro l’Occidente invasore”.
Seconda menzogna: la guerra (quasi) lampo è finita. Le immagini dell’abbattimento della statua del rais al centro di Bagdad e lo sventolare della bandiera a stelle e strisce fanno il giro del mondo quali simboli della capitolazione. Anche due figli di Saddam, uccisi in uno scontro a fuoco, vengono esibiti cadaveri in pasto alle televisioni. Dunque la guerra è finita. È ora di costruire la pace. Parte anche dall’Italia la missione per la pace. Non si dice, come è la verità, che carabinieri ed esercito italiano sono stati inviati in una guerra dichiarata finita solo da una propaganda becera. L’Italia si scopre in guerra e comincia a contare i propri morti, come pure gli altri paesi satelliti degli USA, che hanno inviato forze per alleviare la fatica ed i costi americani ed anche, ma bisogna dirlo sottovoce…
Abstract editoriale
Editoriale
- Pensieri sparsi (ROBERTO FIORINI)
2003 Viareggio: convegno dei PO italiani
- La sostanza buona (GIANNI ALESSANDRIA)
- I discorsi li porta via il vento: restano i volti (RENZO FANFANI)
- Appunti… (CARLO CARLEVARIS)
- Alle prese con Dio (BRUNO AMBROSINI)
- Quasi una cronaca (BENITO INTROVIGNE)
- In piedi, per camminare ancora (MARIA DELFINA ROSSANO)
- Solo alla fine della vita si può parlare di fedeltà (MARIO FACCHINI)
- Come in un intarsio (MARIO SIGNORELLI)
- La fedeltà paga sempre (GIANNI ALESSANDRIA)
- I tempi della vita (ROBERTO FIORINI)
Il Vangelo nel tempo
Frammenti di vita
- Insieme con… a Marghera si chiude (PRETIOPERAI DEL VENETO)
- Al mio vescovo P. Flavio Roberto (LUIGI FORIGO)
2003 Barcellona: convegno dei PO europei
- Gruppo iberico
- Gruppo tedesco
- Gruppo belga
- Gruppo inglese
- Gruppo francese
- Gruppo italiano (R. FANFANI E M. SIGNORELLI)