— rivista n° 64 – 2004
La fatica di vivere

Ogni tanto mi ritorna in mente un’immagine. Mi è stata suggerita tanti anni fa da W. Benjamin, il quale, a sua volta, l’aveva colta da Klee: Angelus novus è il nome dato a un suo quadro . L’angelo ha il volto rivolto al passato, ma con le sue ali distese è irresistibilmente risucchiato verso il futuro. Il suo sguardo è fisso sulle rovine e tragedie di cui è piena la storia, mentre il futuro che gli arriva dalle spalle continua anch’esso a diventare passato…
L’ Angelus novus è un modo di vivere nella storia: un andare incontro al futuro proibendosi di distogliere lo sguardo dalle macerie che si accumulano in successione. Ivi è contenuta una profonda verità della vita. Tutto sembra cospirare per il suo oblio, per la fuga verso panorami più ameni. Eppure solo tenendo fissi gli occhi sulle vittime è possibile amare la vita e sfuggire al rischio di essere preda delle illusioni e delle menzogne che svuotano l’essere umano, anche quello religioso, di ogni sostanza.
L’incalzare di alcuni eventi apparsi in rapida successione sulle pagine di cronaca inducono a fissare lo sguardo su tragedie quotidiane, ridotte per lo più a fatti individuali, quindi trascurabili, mentre hanno una valenza collettiva e sociale che una diffusa complicità tende ad occultare nella irrilevanza. Alcuni esempi di un dossier che ogni anno potrebbe riempire migliaia di pagine.
L’ Angelus novus è un modo di vivere nella storia: un andare incontro al futuro proibendosi di distogliere lo sguardo dalle macerie che si accumulano in successione. Ivi è contenuta una profonda verità della vita. Tutto sembra cospirare per il suo oblio, per la fuga verso panorami più ameni. Eppure solo tenendo fissi gli occhi sulle vittime è possibile amare la vita e sfuggire al rischio di essere preda delle illusioni e delle menzogne che svuotano l’essere umano, anche quello religioso, di ogni sostanza.
L’incalzare di alcuni eventi apparsi in rapida successione sulle pagine di cronaca inducono a fissare lo sguardo su tragedie quotidiane, ridotte per lo più a fatti individuali, quindi trascurabili, mentre hanno una valenza collettiva e sociale che una diffusa complicità tende ad occultare nella irrilevanza. Alcuni esempi di un dossier che ogni anno potrebbe riempire migliaia di pagine.
Abstract editoriale
Editoriale
- Lo sguardo dell’Angelus Novus (ROBERTO FIORINI)
Frammenti di vita
- Lo spazzino diventa prete e rimane spazzino (MARCO VITALI)
- Perché vivi così? (GIANPIETRO ZAGO)
- Interessi privati, costi collettivi (GIANPIETRO ZAGO)
- Il muro della “munnezza” (CARLA DELL’AGLIO)
Vangelo nel tempo
- Sapienza della crisi (ANGELO REGINATO)
- Lettera ai cappellani militari in Iraq (DINO D’ALOIA)
- A partire dagli ultimi / lettura popolare della Bibbia (MARIO FACCHINI)
- Né padri né maestri / 30 anni di comunità (C. BRUTTI E L. FORIGO)
- Un mondo nuovo come casa comune (PINUCCIA SCARAMUZZETTI)
Sguardi dalla stiva
- Lavoro: staff leasing, cioè… (SANDRO ARTIOLI)
- Dal mercato (di Verona) (LUIGI FORIGO)
- Religione civile: Dio, patria e famiglia. Ancora? (SANDRO ARTIOLI)
- Deponete le armi in quel cesto
PO europei
- 2004 Pentecoste: incontro dei pretioperai europei (MARIO SIGNORELLI)
Ci scrivono
- La passione e la speranza nonostante tutto (ALVISE ALBA)
- I professionisti del sacro Gesù non li vuole (ANTONIO VILLA)
Letture
- L’orecchio di Dionisio (ROBERTO SARDELLI)
- Vita Sobria, quaderno di Qualevita