ricordiamo

Sandro Artioli

Ricordiamo Sandro e Renzo

“Siamo coloro che interpretano le parabole rappresentandole,
come in una grande recita nella quale ci è toccata la parte del lievito:
che non sa se la massa fermenta, se fermenta male o bene”


L’esergo fa parte di un messaggio che Gianni Tognoni, amico di Sandro, ha inviato ai pretioperai lombardi nel lontano 1986 e che figura nel numero che apre la serie della nostra rivista. Ci parla della “minoranza-lievito” che significa

“essere portatori – nella microstoria – di un’idea grande (che) coincide con l’essere membri e nodi di un popolo che ha come caratteristica quella dell’esilio, e perciò della nostalgia… Anche se li rimangia, la storia sarebbe deserta senza questi esiliati portatori di nostalgia. Perché essi dicono la storia che vorremmo vivere. Un’altra non ci interesserebbe.

Quando riconosciamo, nella storia-grande, le persone che ci dicono qualcosa, è come se tracciassimo la mappa di quel popolo che vorremmo essere. È come se raccontassimo o ci accorgessimo di una storia del nostro sguardo: noi siamo capaci di vedere solo con quegli occhi. Anche se, a volte, vien voglia di chiuderli, o di desiderare di avere uno sguardo diverso.

Questo sguardo-necessario, che ci portiamo dentro, ci fa vedere soprattutto e ripetitivamente le bugie della macrostoria. Queste bugie sono molto concrete: sono le protagoniste del quotidiano. Sono molto normali, al punto che rendono difficile continuare a credere che ci sia spazio per i portatori di nostalgia. Più ancora: che abbia senso avere nostalgia.

Addirittura: che sia la nostalgia ad essere, forse, una cosa falsa…Perché si è soli a ripetere che la nostalgia è il vero rivelatore della storia dell’uomo. Siamo coloro che interpretano le parabole rappresentandole, come in una grande recita nella quale ci è toccata la parte del lievito: che non sa se la massa fermenta, se fermenta male o bene” (Pretioperai n.0 / 1997).

Penso siano le parole più belle e più vere per ricordare questi nostri due amici.

ROBERTO FIORINI

Gli amici ricordano…

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