Convegno di Bergamo 2019 / Presentazione


 

Questo convegno vuol porre al centro il nostro oggi, certo nella sua proiezione futura, ma guardando in faccia la realtà attuale.
Nell’editoriale del dicembre 2018 si annotava:

«Quanto sta avvenendo non sono soltanto alcuni cambiamenti nel mondo, ma una vera metamorfosi, come scrive Ulrich Beck nel suo ultimo libro: “Galileo scoprì che non è il Sole a girare intorno alla Terra, ma la Terra intorno al Sole. Oggi siamo in una situazione diversa, ma per certi aspetti simile. Il rischio climatico, ad esempio, ci insegna che la nazione non è il centro del mondo. Il mondo non gira attorno alla nazione: sono le nazioni a girare attorno a quelle nuove stelle fisse che sono il mondo e l’umanità […]. In che mondo viviamo davvero? La mia risposta è: viviamo nella metamorfosi del mondo. Ma è una risposta che richiede al lettore la disponibilità ad accettare il rischio di una metamorfosi della sua visione del mondo».

Al dr Riccardo Petrella, abbiamo chiesto di affrontare l’ “impasse mondiale” nel quale ci troviamo, la gabbia che ci racchiude, e le possibilità di un diverso pensiero programmatico e le azioni efficaci perché il pianeta possa diventare la casa di tutti gli abitanti della terra. I contenuti delle due relazioni sono abbondantemente riportati non solo sul fronte dell’analisi, ma anche delle proposte, utili a sviluppare la nostra azione come abitanti e cittadini della Terra.

Riflettendo sull’itinerario seguito e sul cammino da compiere, nel nostro gruppo è emersa l’esigenza di tentare una connessione tra queste tematiche e la Parola che ci offre la Bibbia che per noi gode di una perenne attualità. Abbiamo scelto due filoni che ci sembrano poco praticati, anche per oggettive difficoltà: Apocalisse e Sapienza. Da un lato danno il nome a due libri della Bibbia, dall’altro esprimono una presenza diffusa nell’Antico come nel Nuovo Testamento. Ci siamo divisi il compito tra noi e nutriamo la speranza che il lavoro sia stato utile. In sede di convegno abbiamo fatto una relazione a due voci, su queste tematiche amplissime. Nel poco tempo disponibile abbiamo potuto offrire soltanto alcuni spunti. Ma confidiamo che la connessione tentata tra il discorso del dr Petrella e il nostro riferimento alla Bibbia indichi un cammino fecondo

La seconda parte del titolo – “La via stretta dell’umanità” – l’abbiamo ricavata da un testo di Matteo, incluso nel discorso della montagna: “larga è la porta e spaziosa è la via che conduce alla perdizione” (7, 13).
Quello che si riferiva alla vita etica delle persone, oggi, nella nuova era geologica definita “antropocene” – a indicare l’epoca in cui l’uomo assume il ruolo di una forza geologica che modifica in maniera radicale il funzionamento del sistema terrestre – pensiamo debba essere assunta in rapporto al destino dell’umanità intera.


 

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