“Dicevano che era un prete” / Atti del convegno (8)


 

La Fondazione Vera Nocentini di Torino ha avviato un progetto per la raccolta, la catalogazione e la valorizzazione dei documenti scritti e visivi che Carlo Carlevaris ha lasciato, alla sua morte, alla Fondazione. Sono migliaia di documenti che rappresentano un patrimonio fondamentale per conoscere non soltanto la biografia del prete operaio torinese, ma, più ampiamente, la storia della seconda metà del Novecento in Piemonte e in Italia, nella chiesa e nel mondo del lavoro.

Don Carlo ha lasciato 111 scatoloni di documentazione d’archivio, in parte già ordinata e in parte ancora da catalogare. E poi libri, riviste, audiocassette, diapositive, fotografie, video. Insieme a questi, altri documenti provenienti da amici di don Carlo potranno essere raccolti e valorizzati per ricostruire la sua vita e i suoi molteplici impegni.

Molto forte è stato il legame tra Carlevaris e la Fondazione Vera Nocentini: ha collaborato infatti alla sua nascita nel 1978 e ne è stato consigliere di amministrazione per moltissimi anni. La Fondazione Vera Nocentini – insieme a Centro Studi Bruno Longo, Comenoi onlus, Gioc, Movimento lavoratori dell’Azione cattolica di Torino e Ufficio per la pastorale sociale e del lavoro della Diocesi di Torino che hanno collaborato all’organizzazione del convegno del 9 marzo 2019 – sta elaborando un progetto per rendere fruibile la documentazione agli amici e agli studiosi. Un secondo convegno è in programma nella mattinata di sabato 7 dicembre 2019, a Torino, nella Sala conferenze di Palazzo San Celso, Corso Valdocco 4, dal titolo Dicevano che era un prete. L’esperienza cristiana e operaia di Carlo Carlevaris: sarà l’occasione per ripercorrere altre tappe dell’impegno di Carlevaris nel movimento dei lavoratori e nelle esperienze cristiane, a Torino e oltre.

In questi mesi, intanto, due riviste alle quali don Carlo è stato molto vicino hanno preparato due numeri quasi interamente dedicati alla sua vicenda e alle sue riflessioni. Il periodico «Itinerari ed esperienze di cristiani nel mondo operaio» intitola il n. 3 del 2019 «La nostra vita è stata bella». Carlo Carlevaris, raccogliendo numerosi articoli e ricordi. Nell’ultimo numero della rivista «Pretioperai», curato dal coordinamento nazionale dei preti operai, sono invece raccolte tutte le relazioni presentate al convegno di Torino del 9 marzo 2019, una sintesi delle iniziative sinora proposte e testimonianze di amici di don Carlo sparsi in varie parti dell’Italia. Inoltre, sta per uscire dalle Edizioni Effatà il libro, promosso dall’Ufficio per la pastorale sociale e del lavoro della diocesi di Torino, in cui sono raccolti scritti e testimonianze di preti operai presenti a Torino dalla fine degli anni Sessanta a oggi, oltre a una ricostruzione complessiva di quelle esperienze ripartita in Italia grazie anche alle scelte compiute da Carlevaris.

La Fondazione Vera Nocentini ha presentato nei mesi scorsi un progetto per la catalogazione dei libri della biblioteca di Carlevaris, che è stato finanziato dalla Regione Piemonte, mentre la Soprintendenza archivistica e bibliografica del Piemonte e della Valle d’Aosta ha deliberato di finanziare il riordino delle sue carte d’archivio. Per la digitalizzazione di fotografie, audiovisivi, diapositive e registrazioni sonore, abbiamo già la disponibilità di enti di altissimo livello professionale, come il Consiglio nazionale delle ricerche, l’Istituto di ricerche economico-sociali del Piemonte e l’Archivio del cinema d’impresa di Ivrea. In ogni caso, la mole della documentazione è tale che avremo bisogno di risorse ulteriori, anche perché il riordino deve essere svolto da personale specializzato.

Per completare l’iniziativa, è dunque fondamentale l’aiuto di tutte le amiche e di tutti gli amici di don Carlo.

Per il “Progetto Carlevaris”, è stato costituito un fondo, con un bilancio a parte rispetto a quello della Fondazione Vera Nocentini, nel quale confluiranno tutte le donazioni delle persone e delle associazioni disponibili a sostenere l’iniziativa, che saranno regolarmente informate sugli sviluppi. Saranno coinvolte nella gestione del fondo le realtà che hanno conosciuto la militanza operaia e l’impegno cristiano di don Carlo.

È possibile contribuire al fondo, recandosi alla sede della Fondazione a Torino, al Polo del ’900, via del Carmine 14, oppure attraverso un bonifico sul conto corrente della Fondazione Vera Nocentini, presso Banca Prossima, IBAN: IT15 C033 5901 6001 0000 0102 569 – causale “Progetto Carlevaris”.

Saranno dati aggiornamenti sullo stato del Progetto attraverso il sito della Fondazione (www.fondazioneveranocentini.it), incontri pubblici e personalmente a coloro che ci scriveranno.

GIANFRANCO ZABALDANO
(Fondazione Vera Nocentini, Torino)


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