A ricordo di Sirio Politi
Scesa ormai era la sera
Disteso e quieto era il mare, e aste
di luce erano gli alberi
delle imbarcazioni, tutti
in festa i capannoni del porto.
Primavera invadeva le strade
quasi Pasqua già fosse
alle porte: Qualcuno dunque
aveva volutamente
dispiegato un simile cielo
per questo tuo atteso viaggio
verso la punta sul mare.
Andavi come sempre avanti il corteo
ora portato a spalle dai compagni,
dai fratelli preti-operai: rottami
del sontuoso mondo che sappiamo,
i testimoni più emarginati
per la volontà di credere ancora.
Amico che di una stella portavi il nome,
– la stella più radiosa della notte –
così rimarrai per l’umile gente,
i molti poveri accorsi a salutarti
dall’ultimo capannone, tua scelta
chiesa per i canti che amavi:
prima di vederti “passare
all’altra riva: poiché scesa
ormai era la sera”…