Bere al proprio pozzo
Libri da non perdere (2)
È il titolo di un libro costruito a più mani (moltissime) e che tradotto significa: Guardiamo se funziona. E’ un grande quaderno storico pubblicato in occasione del decimo anniversario della morte di don Cesare Sommariva. E’ lui che viene indicato come autore assieme ad adulti e giovani della parrocchia di S. Roque in San Salvador, unica parrocchia eretta da mons Oscar Romero, santo subito per la popolazione, santo oggi anche per l’intera chiesa cattolica. In concreto narra ventidue anni (1988-2010) del cammino che ha portato alla presa di coscienza e al diventare soggetti, capaci di parlare e scrivere, moltissimi poveri di un territorio periferico di trentamila abitanti.
È un “autolibro” che nasce da un tirocinio di “autoscrittura”, le cui radici vengono così descritte in prima pagina:
“Quando ai poveri si dà la parola come hanno fatto Gesù, Romero, Cesare, Milani, Mazzolari, Freire, Molari, Martini, Paoli e… i poveri la prendono e pure meglio la scrivono: perché senza automemoria scritta non c’è autofuturo tra uguali. Anzi l’oppressione modifica in peggio la psicologia degli oppressi, e gli oppressori egemonici puntano alla storia da fare dimenticare o peggio da tramandare al contrario”.
Il titolo della originaria pubblicazione in Spagnolo sintetizza in maniera efficace il processo che ha portato alla scrittura della storia narrata: “Autoscribiendo juntos y juntas nuestra Historia con César y sin César”. Con Cesare e senza Cesare stanno ad indicare la parte del cammino con la guida di Cesare che li ha fatti decollare distinto dal tempo nel quale hanno continuato il percorso in autonomia, assumendo in proprio la responsabilità. La traduzione italiana è stata curata da Andrea Marini che ha operato accanto a Cesare nella parrocchia di S. Roque continuando il lavoro anche dopo il suo ritorno in Italia.
In copertina sono disegnati le sedi dei cinque settori territoriali nei quali si sviluppavano le attività pastorali: S. Roque, il settore centrale, S. Marta 1, S. Marta 2, Florida e Mira Flores.
Il libro si sviluppa in tre parti seguite da una sezione di allegati
La prima parte occupa i due terzi del libro e ha per titolo: Polarità Salvadoregna. E’ articolata in tre suddivisioni: I fatti storici di El Salvador; La nostra storia sacra dentro il confini di San Roque; un’Autoscrittura marchiata Cesare Sommariva ovvero testimonianze di persone, per lo più ecclesiastiche, che lo hanno conosciuto.
La seconda parte: Polarità italiana raccoglie testimonianze di italiani e tre fax di Cesare in successione.
La terza parte è costituita da alcuni testi, tra i quali una rappresentazione teatrale dei pre-adolescenti nella quale viene narrata la vita di Cesare fino all’annuncio del suo esodo.
Seguono una serie di allegati con una ricca documentazione fotografica.
In chiusura la postfazione di Andrea Marini e l’inno alla Messa sul mondo di Theilhard De Chardin.
La ricca documentazione contenuta in questo grande quaderno di autoscrittura va ad aggiungersi alle quattro raccolte di Fax che Cesare ci ha inviato dal 1990 al 1995. Si può dire che in esso appaiono i frutti della larga e intensa seminagione nella quale si è prodigato con tutte le sue energie. Non mancando di ironia su se stesso, come mostra l’autocaricatura su padre Cesar, chef intellettuale, che tratta le uova utilizzando lo spremiagrumi.
Una sua preghiera chiude questo invito ad andare a “guardare se funziona”.