Frammenti di vita


 

Sono la prima laureata della mia famiglia. I miei ci tenevano molto: significava un posto sicuro e ben retribuito…
Provo a raccontare com’è andata.

Introduzione

A distanza di due anni dalla laurea, non ho ancora trovato la mia strada nel mercato del lavoro… Ogni sei mesi in media cambio lavoro… Non ho più l’età ed inoltre ho una laurea… Il lavoratore ideale: un ragazzo o una ragazza, meglio uomo che donna, giovanissimo con tanta esperienza, non laureato ma diplomato… Un connubio difficile da rispettare ma preteso. Sei come un viaggiatore che non può disfare le proprie valigie perché deve correre da una parte all’altra del mondo; tu però hai un biglietto destinazione “incertezza” e viaggi in terza classe…
“Mi parli delle sue esperienze, vedo che ha avuto esperienze in diversi settori…”, tanti lavori, tante esperienze differenti, non un solo settore… “Sì, lei è una persona in gamba…”, ma ti manca qualcosina: non so, ad esempio, non hai abbastanza esperienza oppure non sei giovanissima oppure….

Esperienza Call Center

Prima tappa, “quasi obbligata” per un neolaureato o neodiplomato è il call center… Il primo impatto, i primi dieci minuti della tua vita da “call-centerista”: che bello! Un ambiente giovane, i supervisori sono giovani come te, ti danno del “tu”, però…
Il secondo impatto, cominci a chiederti perché, chi te lo ha fatto fare (comunque, non si può stare sempre a casa, perché poi il mondo del lavoro ti chiede conto di quello che hai fatto e di quello che non hai fatto, dei “buchi” che accompagnano la tua vita)… I requisiti per entrare in un call center non sono molto restrittivi: sai l’italiano? Hai un diploma? Possiedi ottime doti relazionali? Sei disponibile a fare turni? Sai usare un po’ il computer? Allora vai bene…
Il terzo impatto, cominci a guardarti intorno, vedi e conosci tante realtà diverse: c’è il giovane neodiplomato che viene per guadagnare qualcosa e poter uscire con gli amici; il neolaureato che, in attesa di occasioni migliori, viene per iniziare a muovere i primi passi nel mondo del lavoro; la casalinga e il pensionato o la pensionata che vengono perché non riescono a far quadrare il bilancio famigliare, e così via.
Tanta tristezza, il quarto impatto: i supervisori… quante umiliazioni da mandar giù… il senso del potere; e poi l’arroganza: gli italiani al telefono… Un decimo delle persone che intervisti sono educate, dagli altri nove decimi ricevi solo umiliazioni e parolacce. Siamo un popolo di antiche origini, ma ancora non abbiamo imparato dove sta di casa l’educazione…

Esperienza Docente

Tutto iniziò per caso, seguendo un corso di specializzazione post-lauream, organizzato dal Fondo Sociale Europeo. Questi corsi, si sa, prevedono un periodo teorico e uno di stage… Grazie allo stage, ho avuto l’occasione di poter collaborare con lo stesso ente dove ho svolto lo stage e altri loro partner per un progetto di insegnamento della lingua italiana a bambini stranieri nelle scuole elementari. La soddisfazione più grande mi è stata data dai bambini, al momento del saluto: lacrime e tanti bigliettini dove mi ringraziavano e mi dicevano che erano stati contenti di avermi conosciuta… Altra soddisfazione anche l’essere accettata dagli insegnanti di questi bambini, cosa che non sempre è stata facile… Peccato però che come tutti i bei progetti trovano il tempo di un’occasione…

Esperienza Agenzia di Lavoro, ex agenzia interinale

Trattasi di stage e in più rimborso spese, cosa non facile da trovare di questi tempi. Ti puoi ritenere “fortunato”: lavori otto ore al giorno, sei a contatto con il pubblico, con tante persone che come te cercano lavoro… Fai colloqui per capire se una persona può andare bene o non bene per un certo posto di lavoro piuttosto che un altro, cominci a capire i meccanismi che si innescano quando fai un colloquio di lavoro… Osservi la realtà con altri occhi, ti dai la risposta ai molti perché di colloqui non andati a buon fine… Contratti brevi, rinnovabili per un tot di mesi e poi sta al “buon cuore” del tuo datore di lavoro decidere di assumerti direttamente senza passare più per l’agenzia di lavoro… Si sa, l’opinione diffusa sulle agenzie di lavoro non è molto positiva ma non tutto dipende dall’agenzia in sé: a volte sono proprio le stesse (im)-possibili richieste delle aziende committenti che pretendono ma forse dimenticano quella che è la realtà del mondo del lavoro… Poi c’è agenzia e agenzia e poi una certa influenza viene anche dal posto in cui vivi: un conto è vivere a Milano e un conto è vivere in un piccolo centro.

Conclusioni

Esperienza Sopravvivere: diversi lavori e diversi contratti, collaborazioni occasionali, contratti a progetto, convenzioni di stage… Queste descritte sono solo alcune delle mie esperienze lavorative… Vivi tenendo presente che in ogni posto in cui lavori o lavorerai sei necessaria, ma non indispensabile; dopo di te c’è la fila… Vivi alla giornata e fai piccoli progetti per la tua vita, vivi soprattutto l’oggi e il domani lo assapori appena…

Emanuela Crupi


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