— rivista n° 129-130 – 2021
Quanto resta della notte?

E’ molto difficile trasformare in parole comunicabili quello che stiamo vivendo in questo tempo dominato dal coronavirus. Soprattutto non è possibile imbastire qualcosa di organico perché troppi sono i livelli coinvolti, compreso anche il sentire intimo del proprio credere. D’altra parte occorre fare i conti con la dimensione planetaria che ora si impone in maniera drammatica e che coinvolge il presente e il futuro del nostro vivere sulla terra, con l’attuale assetto organizzativo dominato da una complessità entrata in fibrillazione.
Innanzitutto si affaccia il pensiero della fragilità della nostra vita che è costretta a percepire la minaccia che giunge attraverso il respiro. Evidentemente la cosa non è nuova: l’inquinamento, le micro polveri, l’amianto sono entrati nella nostra consapevolezza. Ma gli effetti, anche letali, sono rimandati nel tempo, non sono immediati. Invece l’irruzione del coronavirus non dà tempo e in troppi casi non dà scampo. Con l’estensione della pandemia. Il fatto nuovo, è che questa fragilità si manifesta nel mondo potente e tecnologizzato dell’Occidente. Come una sabbia negli ingranaggi del suo funzionamento. La velocità del contagio è figlia del vortice degli spostamenti e della rapidità con la quale si divorano le latitudini. Penso che mai in passato un’infezione virale o di agenti infettivi abbia bruciato tanto velocemente le tappe per estendersi a livello planetario. La rapidaciòn (rapidizzazione), caratteristica del nostro presente è diventata la stessa del coronavirus. Ne parlava papa Francesco nella sua Laudato sì, ma non immaginando quello che il Covit-19 ci sta rivelando….
Abstract editoriale
Editoriale
Quanto resta della notte? (Roberto Fiorini)
Sguardi e voci dalla stiva
- Parole chiave: una bussola per orientarsi (Gianni Tognoni)
- Il Covid-19 è una sindemia (Richard Horton)
- Dai Distretti (sanitari) ai “distrutti” (Riccardo Peasso)
- 2004: Flash su Sanità e dintorni (Roberto Fiorini)
- Le case di riposo e il covid-19 (Renato Bottura)
- Durante la prima fase del coronavirus (Giancarlo Pianta)
- Covid-19: Riflessione dei pretioperai della Spagna
Il Vangelo nel tempo: Silenzio di Dio?
- Nell’alto silenzio (Mario Signorelli)
- Parlare di silenzio di Dio (Luigi Consonni)
- Tempo di pandemia: tempo di grazia? (Giuseppe Magnolini)
- Il Maestro di Nazareth e il Covid-19 (Giorgio Bersani)
- Augurio di Avvento 2020 (Maurizio Mazzetta)
- Il silenzio è tutto ciò che temiamo (Luigi Sonnenfeld)
- Aiutare Dio? (Roberto Fiorini)
Memorie vive
- UMBERTO CIRELLI
* Ciao Umberto (Comunità Le Betulle)
* Arrivederci… (Francesca Giannini) - RAFFAELE BOI
* bisogna sporcarsi le mani (Luigi Sonnenfeld)
* profonda Sardegna (Raffaele Boi) - VITTORIO DELPIANO (TOIO)
* la parabola della quercia (Toio)
* Toio, preteoperaio monaco (Gino Chiesa)
* diario dai campi (Lucia Evangelisti)
* un ultimo saluto a Toio (Emmanuele Caruso)
* dal Bangladesh (Renato Rosso) - ARMIDO RIZZI
* una parola-flash di Armido Rizzi (a cura di Roberto Fiorini)
* la teologia di Armido (Andrea Grillo)
* Per Armido (Marco Campedelli)
* Dentro la Bibbia (Roberto Fiorini)