rivista n° 4-5 – 1988

Scritti di Sirio Politi primo dei PO italiani

morto il 19 febbraio 1988

19 febbraio 1988: muore a Viareggio Sirio Politi, uno dei primi pretioperai italiani.  Pochi mesi dopo, un numero doppio di PRETIOPERAI dà spazio a una scelta dei suoi scritti più significativi. Scritti che riproduciamo in gran parte in questa sezione del nostro “archivio”. In questa pagina, la presentazione del n° 4-5 della rivista e una scheda biografica.
Sapevamo della malattia di Sirio e ne seguivamo con trepidazione l’aggravarsi. Tuttavia, la notizia della sua morte ci ha colti di sorpresa, come avviene ogni volta che se ne va una persona amica.
Ai suoi funerali – il 21 febbraio scorso – più d’uno ha proposto di lasciar parlare Sirio lungo tutto questo numero della rivista, che lui fortemente aveva voluto ed entusiasticamente aveva diffuso.

Padre David – non poteva mancare! – ha dato la spinta con la poesia che qui trovate.
Luigi e Beppe “i suoi compagni pretioperai di Viareggio” si sono impegnati a fare una prima scelta degli scritti di Sirio; trovando in Franca Rovini la persona in grado di dare in poche righe il quadro della vita di Sirio.

Man mano poi che nasceva questo numero, abbiamo constatato che le note, i commenti e le inquadrature storiche che avevamo previsto non erano così necessarie. Sirio si fa benissimo comprendere da sé, basta che lo si legga con attenzione “simpatica” (nel senso etimologico del termine).
A noi pare che il materiale qui raccolto – nonostante parecchi tagli impietosi – dia davvero l’immagine di quel Sirio di cui noi pretioperai ci sentivamo un po’ tutti fratelli minori: quello che ascoltavamo periodicamente ai nostri incontri, a cui non poteva mancare; o che cercavamo di ritrovare in qualche articolo sulle “sue” pubblicazioni che parecchi di noi ricevevano: prima “La voce dei poveri” poi “Lotta come amore”.

Non ci pare esagerato affermare che siamo orgogliosi di dare la parola a Sirio da queste pagine: ogni preteoperaio potrà riconoscersi in qualche sfaccettatura della sua vicenda; chi preteoperaio non è; potrà ritrovare concentrato in poche pagine cosa può vivere / dire / pensare uno di noi; anzi; il primo di noi…

Abstract editoriale

Sezione 1: 1956-1959

Sirio fa l’operaio nei cantieri navali del porto di Viareggio

Di seguito quattro testi tratti da “Uno di loro” – Gribaudi editore, 1967:

Sezione 2: 1960-1965

Sirio lavora “a giornata” con gli scaricatori di porto e fa parte della redazione del giornale sindacale versiliese “Il nostro lavoro”

Sezione 3: 1965-1975

E’ il tempo della comunità agricola al Bicchio. In questo periodo molti seminaristi e preti si pongono il problema del rapporto
Chiesa – mondoperaio e cercano un’esperienza diretta. Sirio diventa un punto di riferimento per molti di loro.

Sezione 4: 1975-1986

Sirio continua il lavoro artigiano, ritornato in ambiente operaio (il capannone in darsena); e partecipa in prima persona alla riflessione collettiva dei pretioperai (incontri e convegni nazionali).

Sezione 5: 1987-1988

I cinque scritti degli ultimi mesi di vita di Sirio Politi:

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