rivista n° 62-63 – 2004

La resistenza è la nostra storia!

Forse occorre vivere quasi tutta la vita prima di percepire il senso del cammino vissuto. Ma non sempre questo accade, perché la frattura e l’interruzione vengono a visitare l’esistenza rendendola frammentaria, disarticolandola in quelle che parrebbero connessioni essenziali. In fondo l’enigma della vita, legata al tempo ed esposta alle sue alternanze – come insegna Qoelet, 3, 1-9 – ci accompagna sempre. Così si assapora il limite nel quale si è collocati: svaporano le illusioni che sono il falso pane quotidiano in cui ci si rifugia per resistere nella vita, ci è aperta la possibilità di porci le domande vere, di chiamare col loro proprio nome le cose e di scoprire il silenzio profondo, che consiste nel tacere anche dinanzi a Dio, rifuggendo da un vaniloquio religioso, più pestifero della bestemmia conclamata.
Tuttavia, con tutte le cautele del caso, a me pare che si possa deli-neare un senso profondo, che ha trovato espressione nelle centinaia di pretioperai che in Europa hanno dato corpo ad una singolare forma di vita. Le differenze, anche vistose, che si possono notare tra loro, non sono tali da oscurare l’orientamento di fondo che la loro storia mette in evidenza. L’occasione viene dal cinquantesimo anniversario dello stop imposto da Roma all’episcopato francese ed al centinaio di preti e religiosi transalpini entrati nelle fabbriche e cantieri operai, nonché ai seminaristi che si stavano formando, perché quella forma di vita veniva giudicata incompatibile con lo stato sacerdotale. Nel profondo c’era in gioco un modo di intendere il cristianesimo, il senso stesso della fede, l’incarnazione del Vangelo nel tempo, la concezione della chiesa e del ministero nel rapporto con le classi subalterne e con i poteri dominanti, con il mondo plasmato dalla rivoluzione industriale e tecnologica in sempre rapida evoluzione…
Alcuni nodi problematici sui quali è avvenuta la frizione sono tutt’altro che invecchiati…

Abstract editoriale

Editoriale

Quando Roma condanna

Pensare Dio nel nuovo disordine mondiale

Sguardi dalla stiva

Letture

Ricordiamo

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